Chiusura positiva, ieri, per piazza Affari (Ftse Mib +0,73%) e per le altre borse europee: Londra ha terminato le contrattazioni a +0,84%; Parigi a +0,66% e Francoforte a +0,44%. Lo spread è sceso a 141 punti base. Gli investitori sono rimasto attenti al tema commerciale dopo che Pechino ha fatto sapere che le compagnie cinesi acquisteranno «quantità considerevoli» di soia e carne di maiale dagli Stati Uniti prima dei colloqui previsti a Washington il mese prossimo. Non ha prodotto, invece, particolare impatto sull’equity Ue la notizia dell’avvio della procedura per l’impeachment del presidente Usa, Donald Trump. Resta sotto i riflettori il tema Brexit con il premier britannico, Boris Johnson, sconfi tto nuovamente alla Camera dei comuni, dopo che i parlamentari hanno votato contro una mozione presentata dal governo per chiedere una «mini» sospensione del parlamento, fi no a giovedì prossimo, con l’obiettivo di consentire la conferenza annuale del partito conservatore. A piazza Affari hanno archiviato la sessione in positivo i bancari: Unicredt +0,76%, Ubi B. +0,64%, Bper +0,6%, Banco Bpm +0,39%, Intesa Sanpaolo +0,37%. In luce anche le utility con A2A che ha registrato un +3%, insieme a Hera (+2,38%), Italgas (+2,12%), Terna (+1,71%) e Enel (+1,52%). Poco mossa Tim (-0,37%) nel giorno nel cda. Ha chiuso in calo Nexi, (-3,24% a 9,37 euro) penalizzata dall’avvio di copertura con rating sell da parte di Société Générale. Inoltre, il consigliere Robin Marshall si è dimesso dal cda di Nexi, motivando il passo indietro con sopraggiunti impegni professionali. Hanno terminato in territorio negativo anche Tenaris (-1,56%), Prysmian (-1,34%) e Saipem (-1,02%). Sul resto del listino ha brillato ePrice (+39,11% a 0,77 euro). La società assieme a Cdiscount (Francia), eMag (Romania), e Real.de (Germania) ha lanciato International marketplace network, un’alleanza che consentirà ai merchant attivi un accesso unico ai marketplace in 4 Paesi europei, abilitandoli così a raggiungere oltre 230 milioni di potenziali clienti. Positiva anche Danieli (+9,8%), salita dopo la pubblicazione dei conti del primo semestre 2019. Gran recupero di Juventus che ha terminato a +2,82% assieme alla controllante Exor (+1,76%). Tra i titoli industriali in evidenza Ferrari (+1,61%) e Leonardo (+0,93%). Sull’Aim Italia in rosso Trawell (-19,55%), che ha chiuso il primo semestre 2019 con un utile netto a 1 milione di euro, in calo del 48% a/a.