Gli investimenti nell’Insurtech continuano a crescere. Nel biennio 2016-2018 il settore ha incassato fondi per 11,2 miliardi di dollari, più del doppio di quello ottenuto tra il 2010 e il 2015 (5,5 miliardi di dollari).
E’ quanto emerge dal report Ntt Data ed Everis secondo cui fanno da driver le tecnologie cloud (e app mobili), Intelligenza artificiale, big data, blockchain sviluppate da startup. In particolare sono le startup basate sull’AI che registrano la crescita più elevata: +665% tra i due periodi.
Secondo il sondaggio saranno le grandi web company (tra cui Google e Amazon) ad avere un ruolo chiave nel mercato assicurativo nei prossimi anni.
Le applicazioni mobile avranno un ruolo cruciale: il loro impatto aumenterà nei prossimi anni perché orientate verso la personalizzazione e le piattaforme di aggregazione e confronto.
Tuttavia, la prospettiva non è solo positiva perché 9 società di assicurazioni su 10 considerano l’Insurtech come un rischio per la loro attività attuale. Le startup, per conto loro, apprezzano la possibilità di avvicinarsi agli operatori tradizionali: accesso ai database dei clienti e risoluzione delle sfide normative, fattori chiave per scalare il loro business.
I colossi tecnologici – Amazon, Alibaba, Apple, Baidu, Facebook, Google – stanno cercando di innovare nel settore assicurativo collaborando con startup disruptive per iniziare ad entrare ad esempio nelle assicurazioni sanitarie o delle Pmi.
Il loro obiettivo è innovare progettazione e commercializzazione di prodotti assicurativi adattati alle nuove abitudini di vita (casa connessa, auto a guida autonoma) collegandoli attraverso le loro piattaforme e trasformando così il modello di distribuzione assicurativa.