Secondo i dati ANIA gli investimenti del settore assicurativo in obbligazioni societarie sono stati stabili nel 2018, mentre la componente azionaria è aumentata del 14%.
Le obbligazioni societarie
Alla fine del 2018 gli investimenti delle compagnie di assicurazione in obbligazioni societarie dirette e indirette (esclusi gli attivi relativi a polizze linked) erano pressoché stabili rispetto al 2017, pari a circa 170 miliardi, il 20% del totale, di cui 138 miliardi in obbligazioni societarie dirette (-1,7% rispetto al 2017) e quasi 30 miliardi in fondi di debito (+0,7%).
Con specifico riferimento alle obbligazioni societarie, quasi i tre quarti era costituito da obbligazioni societarie semplici (-5 punti percentuali rispetto a dicembre 2017), l’11% da obbligazioni subordinate (in linea con il 2017), poco più del 5% da obbligazioni ordinarie ibride (anch’esse in linea con il 2017) e la restante parte da carta commerciale e strumenti obbligazionari del mercato monetario. Quanto al paese emittente, la percentuale di titoli di emittenti italiani era pari al 24% circa (-3 p.p. rispetto al 2017). Le media delle duration residua dei titoli obbligazionari in portafoglio era pari a circa 5 anni; il 57% delle obbligazioni era costituito inoltre da titoli con credit quality step 3(CQS 3, equivalente a BBB), il 23% da titoli con CQS2 (A), il 9% e l’8% da strumenti CQS4 (BB) e CQS1 (AA); le obbligazioni prive di rating (2)rappresentavano l’1% del totale.
Quanto agli emittenti, più del 40% era relativo al settore delle attività finanziarie e assicurative, il 20% al settore manifatturiero, l’11% all’energetico (elettricità, gas, riscaldamento), il 9% a quello dell’informazione e della comunicazione.
Le azioni
Relativamente alla componente azionaria del portafoglio delle compagnie di assicurazione (esclusi gli investimenti relativi alle polizze linked) l’ammontare complessivo di investimenti era pari a circa 100 miliardi (il 14% del totale, -2,1% rispetto a dicembre 2017) di cui l’80% circa relativo a partecipazioni in imprese collegate e la restante parte ad azioni dirette quotate e non quotate, fondi azionari e fondi di private equity . Quanto ai settori cui le risorse sono destinate, l’87% era relativo al settore delle attività finanziarie e assicurative, il 5% all’immobiliare, il 3% al manifatturiero.
Fonte: ANIA: L’assicurazione italiana 2018-2019