La delegazione italiana è stata la più numerosa con 40 imprese innovative, dall’intelligenza artificiale all’agritech
di Elena Dal Maso
Fra i clienti vi sono Edison , le Poste svizzere e quelle Usa, la Nato, l’università Ca’ Foscari. Qbitt è una startup che opera nelle soluzioni per la realtà aumentata dedicata alle aziende nel settore del marketing, del training o del turismo. Ha sede a Venezia e uffici a Palo Alto, in California e vede nel board internazionale Lucio Gomiero, ex manager di Ferrero e Benetton. Qbitt è una delle nove piccole realtà con tanta voglia di crescere che Intesa Sanpaolo Innovation Center ha portato il 17 e 18 luglio ad Unbound London 2019, evento Tech & Digital tra i più importanti in Europa. Non a caso la banca è stata partner per il quarto anno consecutivo della due giorni inglese alla quale hanno partecipato 2.500 società e 1.500 startup provenienti da 70 Paesi, Unbound è stato pensato come piattaforma internazionale di connessione tra domanda e offerta di nuovi progetti imprenditoriali. Il festival permette alle startup più innovative di incontrare aziende, investitori e thought leader internazionali interessati a partnership e a generare nuovi business. «I processi di trasformazione digitale saranno sempre più centrali nelle strategie di internazionalizzazione delle imprese e delle startup verso i nuovi mercati», ha spiegato Maurizio Montagnese, presidente di Intesa Sanpaolo Innovation Center. «Alla fine del primo trimestre di quest’anno le startup innovative iscritte al Mise erano 10.400 e di queste Intesa Sanpaolo ha una quota di mercato del 23%».
La delegazione italiana è stata la più numerosa con 40 startup, di cui 9 presenti nel network di Intesa Sanpaolo Innovation Center. Enerbrain, per esempio, è specializzata nell’efficienza energetica e ha realizzato un kit plug&play che permette di tagliare il consumo energetico di oltre il 20%, mentre Beaconforce è una piattaforma che combina intelligenza artificiale e scienza del comportamento per creare un ambiente che sappia motivare le persone a migliorare la propria performance. Yobs lavora sulla ricerca del personale: il suo scopo è accelerare le scelte dei candidati migliori, Jointag opera nel marketing, I-Laps studia il settore sportivo abbinato all’AI per migliorare la performance. Life Based Value è una piattaforma B2B per motivare al meglio i dipendenti e legarli al brand, Map a Nurse vuole invece essere l’Uber delle infermiere. Infine Ono Exponential Farming ha sviluppato un brevetto per l’agritech verticale gestito dall’uomo grazie al quale si può coltivare qualunque cosa in ogni luogo. Questa è un’area di interesse piuttosto sviluppata nel Sudest asiatico, ha già attirato gli investimenti del colossale fondo Temasek. Tre di queste realtà hanno una doppia sede (Usa/Italia) e due lavorano a Londra, mentre quattro operano dall’Italia. (riproduzione riservata)
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