di Caterina Barbi
Multa di 183,4 milioni di sterline (circa 204 milioni di euro) a British Airways per la fuga di dati del settembre 2018. La sanzione è stata comminata dall’Information Commissioner Office (Ico), l’autorità britannica che si occupa di privacy e di trasparenza degli organi pubblici, a seguito del cyber-attacco, che ha coinvolto 380 mila transazioni. La multa, se confermata, sarebbe la più alta mai comminata nell’Unione Europea per violazioni dei dati, un reato che in base al regolamento Gdpr può essere sanzionato con importi fino a 20 milioni di euro o pari al 4% dei profitti annui della ditta incriminata. In questo caso la somma è pari all’1,5% del fatturato internazionale del 2017. Nel comunicato stampa diramato ieri il ceo Willie Walsh ha dichiarato l’intenzione di fare ricorso. In seguito alla proposta, Iag, la società cui fa capo British Airways, ha chiuso in calo dell’1,36% alla borsa di Londra. Questo si aggiunge ad un primo trimestre 2019 che ha registrato un calo de profitti del 60,3% rispetto al 2018. La multa, in ogni caso, stabilisce un precedente importante per la tutela dei dati privati che impatterà sugli investimenti delle compagnie per proteggerli e proteggersi. (riproduzione riservata)
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