di Francesco Bertolino
Corto circuito per i monopattini elettrici a Parigi. Negli ultimi mesi la capitale francese è stata invasa dai «trottinettes»: in poco tempo 12 società hanno lanciato un servizio di sharing, saturando traffico e marciapiedi di mezzi a due ruote. Una situazione che aveva portato il sindaco di Parigi, Anne Hidalgo, ad annunciare un mese fa una stretta per porre fine all’«anarchia dei monopattini». Solo «due o tre startup» otterranno la licenza di operare a Parigi, aveva dichiarato Hidalgo. Il mercato sembra però essere arrivato prima della pubblica autorità. Stando a quanto ricostruito da Les Echos, già metà delle società attive sotto la Tour Eiffel hanno sospeso o cessato il servizio. È il caso, per esempio, di Bolt, startup lanciata a settembre 2018 con il nome del velocista giamaicano. La società estone ha deciso almeno per il momento di interrompere l’offerta. «La decisione è motivata dalla moltiplicazione degli attori sul mercato – ci sono oggi troppi monopattini in servizio rispetto al loro tasso di utilizzo – e dai costi di manutenzione necessari in seguito ai guasti, agli atti di vandalismo e ai furti subiti», ha spiegato Bolt al quotidiano francese. Pur avendo spalle finanziarie più larghe rispetto alla startup estone, anche Hive, servizio offerto in joint-venture da Daimler e Bmw , sembra finita in una strada senza uscita. Lanciata a marzo, Hive è arrivata a contare fino a 800 monopattini, che negli ultmi tempi però sono spariti. Una fonte ha confidato a Les Echos che le difficoltà di Hive sarebbero dovute a scarsa conoscenza del mercato parigino e a errori strategici, fra cui l’affidamento della ricarica dei mezzi a una società esterna. Simile destino sembra essere toccato anche ad altre quattro società approdate sulla Senna: Voi, Tier, Wind e Ufo. Alcune di queste startup paiono aver avviato lo spegnimento delle loro flotte parigine, mentre altre le avrebbero preso solo una pausa per ricaricare le pile. In ogni caso, la selezione economica dei monopattini elettrici ricalca quella, ancor più feroce, avvenuta fra i servizi di sharing di biciclette a Parigi come in Italia. Delle tante società di bike-sharing solo poche hanno resistito alla concorrenza e hanno saputo far fronte agli elevati costi di manutenzione, nonché ai danni del vandalismo. Anche per i monopattini elettrici sembra arrivata il momento del consolidamento. Perlomeno a Parigi. A Milano, per ora, sono attivi tre servizi di monopattini elettrici in sharing: Helbiz a cui da poco si sono aggiunte Circ e Lime. Con l’aumento della concorrenza, però, sta crescendo lo scrutinio delle autorità. Non è perciò da escludere in futuro una selezione alla francese anche nel mercato italiano. (riproduzione riservata)
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