Alla fine di marzo, la Federazione francese delle imprese assicuratrici (FFA) ha diffuso le stime sui risultati del mercato assicurativo nel 2018 e ha indicato le priorità che interesseranno il settore assicurativo nel prossimo futuro.

Nel 2018 erano il mercato assicurativo è risultato composto da 280 imprese associate alla FFA nelle quali erano occupati quasi 150.000 addetti. Ha convogliato i risparmi delle famiglie sotto forma di investimenti per 2.411 miliardi di euro, di cui circa il 60% investito sul territorio nazionale e ha effettuato investimenti sostenibili per circa 50 miliardi nel 2017, di cui 10 miliardi in “Green Bonds”.

La Federazione francese stima che complessivamente nel 2018 i premi raccolti abbiano raggiunto i 220 miliardi di euro, con un incremento del 4% rispetto al 2017. La maggior parte della raccolta è stata mutuata dal comparto Vita e capitalizzazione, con 140 miliardi di premi raccolti nel 2018, in aumento del 4,1% rispetto al 2017. I rami Property e Responsabilità Civile (compresa la r.c. auto) hanno raccolto premi per 56 miliardi (+5,6% rispetto al 2017); i rimanenti 24 miliardi sono stati raccolti dal comparto Malattia e Infortuni (+2,9% rispetto al 2017). Il settore assicurativo francese ha erogato prestazioni nella forma di sinistri per un totale di 176 miliardi, di cui: 118 (-6,8% rispetto al 2017) nel comparto vita e capitalizzazione; 40 nel comparto Property e r.c. (compresa la r.c. auto) (+2,4%) e 18 (+6,4%) nel comparto Malattia e Infortuni.

I premi raccolti nel settore Auto sono risultati pari a 21,9 miliardi (21,3 nel 2017; +2,9%), mentre i sinistri liquidati hanno raggiunto un ammontare di 18,3 miliardi (17,4, +2,4%).  Il numero dei sinistri è stato pari a 7,5 milioni, stabile rispetto al 2017. Nel comparto Danni non Auto, l’importo complessivo dei sinistri è stato di 13,2 milioni, a copertura dei danni provocati da: calamità naturali per un importo di 3,2 miliardi di euro (siccità: 0,8 miliardi; alluvioni: 1,2 miliardi; tempeste: 0,4 miliardi); atti vandalici: danni per 200 milioni (veicoli e abitazioni: 25 milioni; degrado e interruzione d’esercizio per le imprese: 175 milioni); danni gravi a immobili e alla collettività: 62 milioni (crollo, esplosioni, incendi).

Fonte: ANIA