Il colosso mondiale dell’alluminio Norsk Hydro è stato colpito da un maxi attacco cyber che ha causato l’interruzione di parte della produzione. Immediate le ripercussioni per il titolo dell’azienda sulla Borsa di Oslo e sul mercato delle materie prime: il prezzo dell’alluminio è salito dell’1,2% stamattina all’apertura della London Metal Exchange, toccando la vetta più alta degli ultimi tre mesi, 1.944 dollari per tonnellata.
La Norwegian national security authority ha riferito che Hydro è stata attaccata tramite il cryptovirus LockerGoga, un software malevolo di tipo ransomware in cui gli hacker bloccano i sistemi It e chiedono un riscatto per il ripristino.
Gli hacker hanno preso di mira i sistemi It del gruppo, che regolano quasi ogni attività. L’azienda ha dovuto mettere in pausa molte delle fabbriche di estrusione del metallo, che trasformano l’alluminio grezzo in componenti per clienti che vanno dai costruttori d’auto alle aziende dell’edilizia. Gli impianti che invece si occupano di fusione (in Norvegia, Qatar e Brasile i maggiori) continuano ad andare avanti manualmente.