All’Italia destinati fino a 1,5 miliardi. Grande risposta degli investitori Usa e asiatici, spiccano fondi pensione e assicurazioni
di Nicola Carosielli
È pronta ad arrivare nuova linfa per le infrastrutture italiane ed europee in generale. Ardian, casa d’investimento francese, in meno di sei mesi ha raccolto 6,1 miliardi di euro per il suo ultimo fondo dedicato alle infrastrutture, Ardian Infrastructure Fund V. L’obiettivo è sviluppare e digitalizzare le infrastrutture con un focus su trasporti (ferrovie, strade e aeroporti), energia (gas, elettricità ed energie rinnovabili) e altre infrastrutture pubbliche (sanità e ambiente), privilegiando quei Paesi da sempre considerati core, come Francia, Italia, Inghilterra, Spagna, Germania e l’area del Benelux. Quanto alle percentuali di allocazione del capitale, i target non sono ancora stati definiti. È possibile tuttavia, in base alle strategie passate, stimare che all’Italia venga destinato circa il 20% della raccolta, ossia un importo compreso tra 1,2 e 1,5 miliardi di euro. Va segnalato che in Italia dal 2007 ad oggi Ardian ha investito intorno a 2 miliardi di euro ed è presente su cinque linee di business: nelle rinnovabili con 3New & Partners/3New; negli aeroporti con 2iAeroporti (jv con F2i); nelle concessioni ospedaliere con Hisi/Legnano; nel gas con 2i ReteGas (in partnership con F2i); recentemente nelle autostrade tramite la partnership con la famiglia Gavio (con il 40% di Nuova Argo Finanziaria, che detiene direttamente e indirettamente il 58,77% di Astm ).
Dalla raccolta del quinto fondo arriva anche un segnale positivo per l’interesse ricevuto da numerosi investitori internazionali, dagli Stati Uniti fino all’Asia. In particolare, gli investitori statunitensi hanno triplicato la loro usuale allocazione e rappresentano il 17% degli investitori, dietro all’Asia (28%) e gli europei, che rappresentano il 44%, di cui il 3% italiani, mentre i mediorientali rappresentano l’11% degli investitori totali del fondo. Quanto alla tipologia di investitori, la fetta più grande è rappresentata dai fondi pensione, che rappresentano il 40%, e dalle compagnie assicurative (36%). Il 7% è in mano ai fondi sovrani, l’8% diviso equamente da asset manager e Hnwi, mentre il 3% dalle banche. Tra questi, inoltre, è importante sottolineare che il 70% sono precedenti investitori che hanno confermato i loro impegni in questo nuovo fondo, mentre il 30% è rappresentato da nuovi sottoscrittori. Come ha sottolineato la presidente di Ardian, Dominique Senequier, «la raccolta per il nuovo fondo, più che raddoppiata rispetto al precedente in meno di sei mesi, testimonia la qualità del team dedicato alle infrastrutture e la reputazione conquistata sul mercato». (riproduzione riservata)
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