la procura di milano ha avviato un’inchiesta relativa a decine di truffe online
Gli accertamenti sono partiti dopo che le ispezioni di Bankitalia hanno rilevato falle nei sistemi dell’istituto. Da Via Nazionale è arrivata anche l’inibizione ad aprire nuovi conti correnti online
di Mattia Franzini
Non bastavano le indagini di Bankitalia, adesso Ing è finita anche nel mirino dei pm. La Procura di Milano ha infatti avviato un’indagine a carico di ignoti per riciclaggio in relazione alla vicende che vedono coinvolte la controllata italiana della banca olandese Ing Bank. I lavori sono coordinati dal procuratore aggiunto Fabio de Pasquale e da Francesco Ciardi. Lo scorso venerdì la Banca d’Italia aveva inibito l’istituto ad aprire nuovi conti correnti, dopo aver rilevato carenze nel rispetto della normativa in materia di antiriciclaggio.
La soluzione presa da Bankitalia è arrivata a seguito di un’ispezione compiuta nella filiale italiana della banca olandese tra ottobre e gennaio. Al termine dei controlli Bankitalia ha così deciso di vietare a Ing Italia di aprire nuovi conti online perché sarebbero state individuate falle nei sistemi antiriciclaggio della banca. L’ispezione di Via Nazionale è partita dopo l’inchiesta della Procura di Milano avviata già alcuni mesi fa. Le indagini sono partite dopo che alla Procura sono giunti una serie di ordini di indagine europei provenienti da alcuni paesi europei che segnalavano a Milano di aver aperto indagini su truffe online di cui sono stati vittime cittadini dei rispettivi paesi, che avevano come punto in comune i conti online aperti in Ing Italia, soprattutto nella sede di via Arbe a Milano.
I magistrati milanesi a questo punto hanno aperto un fascicolo affidando a Banca d’Italia l’analisi dei movimenti di vari conti correnti online. Le truffe avvenivano mettendo in vendita su altre piattaforme (come Amazon o Airbnb) prodotti o servizi. I truffatori chiedevano di saldare gli acquisti accreditando gli importi su conti correnti online aperti presso la filiale italiana di Ing. Gli importi delle truffe non sono molto alti, ma è soprattutto la serialità delle truffe ad aver insospettito gli investigatori. Sulla base di questi elementi è partita anche l’ispezione della Banca d’Italia terminata appunto con l’inibizione ad aprire nuovi conti online. La banca ha già dichiarato che non prenderà in carico altri clienti finché non avrà apportato miglioramenti ai propri sistemi di gestione del rischio di compliance.
L’anno scorso Ing aveva acconsentito a pagare una multa da 775 milioni di euro (877,5 milioni di dollari) in Olanda per risolvere le indagini sulla cattiva gestione delle politiche di due diligence tra il 2010 e il 2016, che avevano portato all’uscita di scena del precedente direttore finanziario, Koos Timmermans. Il ceo di Ing, Ralph Hamers, ha comunque dichiarato che la banca sta prendendo provvedimenti per migliorare i propri sistemi di controllo mentre porta avanti l’espansione digitale. Nel 2018 Ing ha riportato 231 milioni di ricavi in Italia, dove conta un organico di 900 persone. La banca del Conto Arancio può vantare in Italia 1.330.000 clienti tra retail e wholesale, con circa 100 mila nuovi correntisti ogni anno, 140 mila transazioni al giorno, 8.800 conti correnti aperti ogni mese. (riproduzione riservata)
Fonte: