Fornire gli strumenti necessari a gestire e governare la rivoluzione tecnologia in ambito finance, l’inarrestabile transizione verso il Fintech a cui stiamo assistendo. Combinare in un giusto mix competenze di finanza, tecnologia e business analytics per permettere a chi vorrà lavorare nelle banche, nelle assicurazioni o nei fondi di investimento di coprire le nuove figure professionali che i grandi player in trasformazione, o le realtà più giovani e innovative, stanno cominciando a cercare.
Si va dai digital project manager agli specialisti in realtà aumentata e virtuale, dai data scientist ai conversational interface designer che progettano i chatbot, agli universal service advisor, operatori del servizio clienti altamente specializzati.
Sono le professioni del futuro in ambito Fintech, profili di cui le aziende più smart hanno già bisogno ma che ancora non trovano candidati .Con l’ambizione di colmare questo skill gap nasce il primo International Master in Fintech, Finance and Digital Innovation (https://www.som.polimi.it/fintech) erogato interamente in lingua inglese dal MIP Politecnico di Milano Graduate School of Business e sviluppato in collaborazione con i Dipartimenti di Matematica, Ingegneria Gestionale e Elettronica, Informazione e Bioingegneria del Politecnico di Milano.
Un corso che vuole mettere insieme le due “anime” del Politecnico: quella tecnologica, che ne fa il primo Ateneo del Paese, e quella di gestione del business, incarnata dal MIP Graduate School of Business. Il percorso, 12 mesi full time con sponsor di grande prestigio – Aviva, Deloitte, Fabrick Spa, IBM, Intesa San Paolo, Aegis, Moneyfarm e 0Kmfinance -, partirà a settembre e sarà appunto dedicato alla rivoluzione Fintech. Le iscrizioni sono già aperte e riservate a studenti di tutto il mondo, purché in possesso di una laurea triennale (180 ECTS) preferibilmente in Ingegneria, Economia, Finanza o discipline scientifiche.
Il master comprende un international study tour di una settimana presso la University College of London (UCL) e visita presso la sede londinese di AVIVA; offre inoltre un’attenta analisi delle nuove tecnologie digitali e delle loro applicazioni nel banking, nell’insurance e nell’asset management: una sorta di abilitatore per chi voglia governare l’innovazione in questo settore, avendo ben chiaro che l’aspetto che assume oggi non sarà quello di domani. Alle competenze sul mondo finanziario e sulle metodologie di business analytics applicate in questo ambito si affiancheranno dunque quelle “digital” (cyber security, gestione di big data, tecnologia blockchain, smart contracts, natural language processing NPL, data visualization) necessarie a costruire e gestire modelli di business innovativi nel mondo finance.