Mef e Mise puntano a varare i provvedimenti attuativi entro febbraio
Domani il decreto su reddito di cittadinanza e quota 100 per le pensioni al Consiglio dei ministri. Inizia oggi l’esame delle modifiche. Nuovo record del debito pubblico a 2.345 miliardi
di Andrea Pira
Il Governo accelera per il varo del decreto attuativo sui nuovi Pir. I tecnici del ministero dello Sviluppo e del ministero dell’Economia sono a lavoro affinché entro febbraio ci siano i testi, così da dare attuazione a quanto introdotte con la manovra di bilancio e chiarire le perplessità sulle novità che più di un dubbio hanno sollevato tra gli operatori. «La novità introdotta è legata al fatto che le agevolazioni fiscali sono collegate a una quota d’investimenti dedicati a start-up e pmi innovative. L’obiettivo del governo è incrementare la quota parte dell’investimento a sostegno dell’economia reale», si legge in una nota del Mise guidato da Luigi Di Maio.
Proprio l’obbligo di investire il 3,5% della raccolta sia sull’Aim sia sui fondi chiusi, dal private equity al venture capital è stata accolta con qualche riserva perché alza il profilo di rischio di prodotti che nel 2018 hanno permesso una raccolta di circa 10 miliardi, pensati per risparmiatori e investitori meno sofisticati. E proprio la mancanza dei decreti è considerata un possibile ostacolo alle nuove emissioni, con relativi benefici fiscali.
Intanto domani arriva in Consiglio dei ministri il decreto su reddito di cittadinanza e quota 100. Tra i nodi da risolvere quello dei Tfr per i dipendenti pubblici. Il governo lavora assieme all’Abi per una convenzione su un anticipo della liquidazione in banca con interessi a carico dello Stato fino a un certo importo.
È slittato invece a oggi l’inizio dell’esame degli emendamenti, mentre il testo è atteso in Aula al Senato per martedì 22 gennaio, con il possibile ricorso al voto di fiducia. Nel pacchetto di modifiche spunta anche una correzione al codice degli appalti che fa saltare i tetti per le concessionarie nell’affidato dei lavori in house, stabiliti al 20 e al 40% per le autostrade. Tra i segnalati l’autorizzazione all’Italia a partecipare all’aumento di capitale della Banca europea per gli investiment. Rispunta anche il tetto del 51% del capitale delle società di farmacia riservato ai farmacisti. Intanto il debito pubblico italiano ha fatto segnare un nuovo record storico. A novembre è aumentato di 10,2 miliardi di euro rispetto al mese precedente, raggiungendo il nuovo picco di 2.345, 3 miliardi. (riproduzione riservata)
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