PREVIDENZA

Autore: La Redazione
ASSINEWS 303 – dicembre  2018

 

Una delle maggiori innovazioni introdotte dalla riforma pensionistica del 1995 (riforma Dini), tutt’oggi considerata LA riforma per i suoi contenuti altamente innovativi, è il calcolo contributivo, ovvero il calcolo dell’importo della pensione sulla base della somma di tutti i contributi versati nella vita lavorativa. Questa modalità di calcolo si contrappone al precedente calcolo retributivo che ha come parametro di riferimento la retribuzione media degli ultimi anni antecedenti il pensionamento.

La Riforma Monti-Fornero ha poi applicato tale sistema di calcolo per tutti i lavoratori a partire dal primo gennaio 2012. Il calcolo contributivo dovrebbe rappresentare la garanzia di sostenibilità del sistema pensionistico nel problematico futuro della previdenza, connotato da squilibri demografici e tassi ridotti di sviluppo economico. Tra i principali fattori, che incidono su tale sistema di calcolo, c’è la crescita della ricchezza del Paese: il cosiddetto prodotto interno lordo (PIL).

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