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Evocare oggi la necessità di una riforma delle Authority, in particolare di quelle operanti in materia di credito e risparmio, potrebbe essere sconsigliabile, considerata la netta propensione del governo per un pervasivo spoils system, che ricorda, con accenti addirittura peggiori, quella dei partiti della Prima Repubblica. Tuttavia, a oltre dieci anni da quando si era iniziato ad affrontare questo tema a livello parlamentare con una formale proposta poi subito accantonata varrebbe la pena di riprendere al riguardo una documentata riflessione.
Il consiglio di Itas Mutua è convocato per il 20 dicembre. La compagnia assicurativa trentina si prepara ad approvare gli obiettivi del 2021, aggiornando il piano rolling 2018-2020 che era stato messo a punto nel 2017 dall’amministratore delegato Raffaele Agrusti.
Anapa Rete ImpreAgenzia, l’associazione degli agenti di assicurazione presieduta da Vincenzo Cirasola, va in pressing sull’Ania, l’associazione delle imprese di assicurazione, per di-scutere del rinnovo del contratto collettivo con gli agenti, scaduto ormai da 12 anni. Dopo avere inviato una lettera all’associazione presieduta da Bianca Maria Farina, chiedendo l’apertura di un tavolo, senza ottenere risposta, nei giorni scorsi l’associazione ha incontrato rappresentati del Parlamento e del governo per sensibilizzarli sul problema.

I contributi versati dall’avvocato alla Cassa forense non sono deducibili dal reddito complessivo. Il beneficio fiscale sussiste solo nel caso in cui il costo non sia stato ribaltato sul cliente. Lo ha sancito la Corte di cassazione che, con l’ordinanza n. 32258 del 13 dicembre 2018, ha respinto il ricorso di un legale.
Se a livello mondiale le maggiori perdite derivano da incendi-esplosioni, incidenti aerei, difetti di lavorazione-manutenzione e uragani, in Italia provengono soprattutto da prodotti difettosi-guasti e da collisioni-incidenti aerei: è quanto emerge dal Global Claims Review realizzato da Allianz Global Corporate & Specialty, il report che rivela le cause principali degli indennizzi assicurativi alle aziende negli ultimi cinque anni, per un valore di circa 58 miliardi di euro. I principali settori per valore di risarcimento sono aviation (22%), property (17%) ed energy (17%), ma aumentano le richieste in ambito finanziario, che rappresentano il 4% del valore.

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Intervista a Alberto Brambilla, consigliere economico di Palazzo Chigi. “Io ho proposto una soluzione alternativa. Partire da quelle persone che avranno raggiunto la quota 100 già al 31 dicembre di quest’anno. E dare la precedenza a chi è rimasto bloccato più a lungo dalla riforma Monti-Fornero: quelli che, come somma di età anagrafica e contributi versati, hanno una quota ancora più elevata, ad esempio 105. Poi, a regime, introdurre una flessibilità che consenta di uscire fino a 71 anni, con almeno 64 anni d’età e 39 di contributi. Questa sarebbe una riforma strutturale”.

  • Quota 100, spesa blindata con le finestre d’uscita mobili
Una clausola di garanzia su “quota 100” per rispettare il tetto dei 4,7 miliardi di spesa nel 2019. È una delle carte giocate dal governo nella trattativa con Bruxelles per evitare la procedura d’infrazione per eccesso di debito e far passare il nuovo saldo di deficit/Pil al 2,04%. La misura prevede che le finestre trimestrali di posticipo del pensionamento per chi lascerà il lavoro con 62 anni e 38 di contributi minimi possono allungarsi di altri tre mesi in caso il numero di domande presentate all’Inps dovesse risultare maggiore del previsto. La regola della “finestra mobile” varrà sia per i dipendenti privati e gli autonomi, sia per i dipendenti pubblici. La platea attesa, tenendo conto dell’effetto disincentivo del divieto di cumulo tra pensione e reddito da lavoro sopra i 5mila euro e fino a un massimo di 5 anni, dovrebbe essere di 315mila persone nel 2019, di cui circa 160mila del settore pubblico. Quasi definita anche la soluzione per l’indicizzazione delle pensioni future, con una forte riduzione di copertura sopra la soglia dei 4.500 euro netti al mese.
  • Se la pensione non allunga la vita
Un ritiro anticipato dal mercato del lavoro può aumentare il rischio di morte prematura. In particolare, per gli uomini il rischio cresce fino al 6,8% per ogni anno di anticipo, cosa che non accade per le lavoratrici. Sono i risultati cui è giunto un ampio lavoro di ricerca realizzato da un poll di economisti guidato da Josef Zweimüller, professore dell’Economic Department dell’Università di Zurigo, e pubblicato in un working paper(n. 25124, ottobre 2018)per il National bureau of economic research (Nber).
Josef Zweimüller ieri ha illustrato a Roma i risultati della ricerca nell’ambito delle iniziative organizzate da Inps per la chiusura delle celebrazioni dei 120 dalla fondazione dell’Istituto.

Tre mesi fa, l’assicuratore francese ha acquisito il concorrente XL Group per oltre 15 miliardi di dollari. Il processo di integrazione dovrebbe essere completato entro due anni.
“Siamo molto fiduciosi sulle sinergie di ritorno”, ha dichiarato Greg Hendrick, Amministratore Delegato di questa divisione dedicata alle grandi imprese e ai rischi speciali, che comprende le attività di XL Group, AXA Corporate Solutions, AXA Art e AXA Matrix. L’assicuratore si aspetta 100 milioni di euro all’anno, compresa la prospettiva di utilizzare le reti di distribuzione di AXA per vendere più assicurazioni alle PMI. Nel giorno dedicato agli investitori, a fine novembre, AXA ha anche rivisto le sinergie di costo a 300 milioni di euro all’anno dai 200 milioni di euro precedenti. Il delisting di XL Group genererà “notevoli risparmi”, afferma Stephen Robb, CFO di AXA XL.