L‘ANIA, sulla base delle relazioni semestrali delle imprese assicuratrici nazionali, riporta i principali risultati economici conseguiti dal settore alla fine di giugno 2018.
Il settore assicurativo (Danni + Vita complessivamente) ha registrato a giugno 2018 un utile (dopo le tasse) di 2,6 miliardi (in calo di quasi il 26% rispetto ai 3,5 miliardi di fine giugno 2017); se da un lato il settore Danni ha mantenuto un risultato tecnico positivo (1,7 miliardi) e stabile rispetto al I semestre del 2017 e del 2016, dall’altro, il settore Vita ha presentato un risultato tecnico appena negativo e pari a -0,2 miliardi (in forte diminuzione rispetto a 1,7 miliardi di fine giugno 2017).
Vi è stata tuttavia una contribuzione positiva della gestione non tecnica che, passando da +0,1 miliardi di giugno 2017 a +1,1 miliardi di giugno 2018, ha riequilibrato il risultato finale che altrimenti sarebbe risultato pressoché dimezzato; la gestione non tecnica ha beneficiato in particolare di un incremento del risultato della gestione straordinaria di oltre 350 milioni.
Il risultato tecnico del settore Vita si è azzerato dopo essere stato pari a 1,7 miliardi a fine giugno 2017. L’aumento del 6% che ha caratterizzato sia il volume premi sia l’ammontare complessivo degli oneri per sinistri ha determinato una sostanziale invarianza del flusso netto di raccolta che si è attestato intorno ai 16 miliardi. Ad impattare negativamente sui conti tecnici del settore Vita è stata la forte riduzione (-63%) dei proventi netti da investimento che sono passati da oltre 9 miliardi di giugno 2017 a circa 3,4 miliardi di giugno 2018, come conseguenza della minore stabilità dei mercati finanziari avviatasi proprio dalla fine di maggio 2018.
Nel settore Danni, invece, vi è stata una pressoché totale stabilità di tutte le principali voci del risultato tecnico che a fine giugno 2018 era pari a 1,7 miliardi come alla fine del I semestre del 2017. La contribuzione positiva a questo risultato è da attribuirsi essenzialmente a tutti i rami Danni diversi dalla R.C. Auto in quanto quest’ultimo presentava a fine giugno 2018 un risultato tecnico appena positivo e pari a 320 milioni (valore stabile rispetto alle semestrali del biennio precedente).
Analizzando, infine, i dati patrimoniali disponibili sul portale associativo InfoQRT (www.InfoQRT.ania.it) è possibile evidenziare la diminuzione del Solvency II ratio registrata a fine giugno 2018 e comune a tutti e tre i macrosettori di attività, anche se in misura non uniforme. In particolare il Solvency ratio rilevato per le imprese Danni e per le imprese Composite è diminuito lievemente nel corso del I semestre dell’anno passando, rispettivamente, da 179,2 di dicembre 2017 a 176,1 di giugno 2018 e da 252,6 a 248,4. A risentire maggiormente del periodo di forte volatilità dei mercati finanziari sono state soprattutto le imprese Vita il cui indicatore di solvibilità è diminuito significativamente, passando da 233,1 a fine dicembre 2017 a 192,0 a fine giugno 2018. Nel complesso il settore assicurativo ha registrato una riduzione dell’indicatore di circa 15 punti, passando da 243,0 a 226,8.
Fonte: ANIA