di Anna Messia
Il progetto che punta alla distribuzione di polizze Rc Auto negli uffici postali è ancora in fase di avvio. La gara che vede in competizione cinque big delle assicurazioni (Generali , Axa , Zurich, Allianz e Unipol ) per diventare partner delle Poste Italiane in questo nuovo settore è ancora aperta e, in questa fase, appare in stand by. Ma c’è un altro ramo di attività su cui il gruppo guidato da Matteo Del Fante sta puntando forte in questi mesi. Si tratta del welfare, e più in particolare dell’offerta di fondi sanitari o di polizze collettive.
Già a fine 2015 il gruppo aveva deciso di investire risorse importanti sulla crescita di questo comparto. A questo scopo era stata per esempio acquisita per 20 milioni di euro Sds System Data Software, per occuparsi in particolare della gestione dei fondi sanitari. Società che negli anni ha cambiato nome in Poste Welfare e Servizi e la cui guida è stata affidata Francesca Sabetta, chiamando alla presidenza a Maurizio Cappiello, che è pure amministratore delegato della compagnia danni, Poste Assicura, e direttore generale di Poste Vita. Ma ora l’intenzione è dare un’ulteriore accelerazione, come previsto del resto dal piano industriale Deliver 2022 messo a punto da Del Fante e presentato al mercato lo scorso febbraio. Una spinta che passa pure per un riassetto manageriale interno.
Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza nei giorni scorsi la funzione Welfare, che in precedenza operava nell’ambito dell’Insurance office (che fa capo a Roberto Manzato), è passata alle dirette dipendenze del direttore generale Cappiello e la responsabilità è stata affidata alla stessa Sabetta. In pratica l’intenzione è di creare un coordinamento più stretto tra l’offerta di polizze collettive e la gestione dei servizi (per esempio delle reti convenzionate o dei sinistri) per creare un pacchetto completo, più competitivo sul mercato. La spinta alla crescita è già evidente: in questi mesi l’attività nel settore del welfare ha già subito un’importante accelerazione: i ricavi del settore welfare sono in pratica raddoppiati, passati dai 4 milioni del primo semestre 2017 ai 14 milioni di giugno scorso.
Una crescita sostenuta sia dalle adesioni al fondo sanitario per i dipendenti delle Poste, lanciato dal gruppo, sia dall’aumento di adesioni agli altri fondi sanitari e alle polizze collettive infortuni. Ritmi di crescita che sarebbero proseguiti anche in questi mesi. Dalle sua del resto Poste Italiane ha una potenza distributiva di fuoco, composta da oltre 13 mila uffici postali che hanno consentito al gruppo di diventare rapidamente leader nel mercato assicurativo vita italiano. Ora le intenzioni di Del Fante sono di raggiungere traguardi simili pure nel ramo Danni.
Per crescere nel welfare, secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, si guarderebbe tra l’altro anche oltre la rete postale. L’intenzione del gruppo sarebbe infatti di lavorare pure con i grandi broker, per raggiungere più in particolare le imprese che in genere operano con questo tipo di intermediari, e i primi contatti sarebbero già stati avviati. (riproduzione riservata)
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