General Motors e Honda si sono alleate nella corsa per le auto autonome. La casa giapponese ha infatti acquistato una quota del 5,7% in Cruise Holding, la divisione auto senza guidatore del costruttore di Detroit. L’obiettivo è che le due società insieme costruiranno veicoli autonomi destinati al mercato mondiale.
I dati diffusi ieri dall’Istat sul reddito delle famiglie e sul deficit della PA nel secondo trimestre dell’anno dimostrano che se l’Italia arranca è soprattutto per paura del futuro. Il reddito lordo disponibile delle famiglie consumatrici è cresciuto rispetto al secondo trimestre del 2017 del 2,9%, ma la spesa per consumi finali è aumentata solo dell’1,7%. Il tasso di investimento è rimasto inchiodato al 6% rispetto al precedente 5,9%. La propensione tendenziale al risparmio è stata del 10,4% rispetto al precedente 9%.
Secondo i dati ufficiali di Assogestioni, nel primo semestre del 2018 i fondi Pir hanno registrato una raccolta netta pari a 3,34 miliardi, con asset under management totali che hanno raggiunto i 18,6 miliardi di euro. Nel secondo trimestre la raccolta netta ha subito un rallentamento rispetto al trend gennaio-marzo (1,35 miliardi a fronte di 1,99 miliardi del secondo trimestre 2018).
Le contromisure per l’effetto Brexit sono già state prese e in Admiral, società con sede a Cardiff, sono pronti a spingere sulla crescita in Italia. Il gruppo ha fatto il suo ingresso nel Paese dieci anni fa, lanciando la compagnia assicurativa diretta con ConTe.it, che opera esclusivamente nel ramo auto, e in questi anni è riuscita a guadagnare una quota di mercato di circa il 10% nel settore delle compagnie dirette, subito alle spalle delle prime tre del mercato, Genertel, Genial-loyd e Verti (la ex Direct Line).
Dato che il ramo auto non sta crescendo ai ritmi sperati in Admiral stanno pensando di diversificare maggiormente il business, con diversi cantieri aperti.
Il data protection officer introdotto dal regolamento Gdpr sulla privacy è una figura che un «nucleo essenziale eminentemente giuridico»: è infatti chiamato a tutelare il diritto fondamentale dell’individuo alla protezione dei dati personali, nelle amministrazioni come nelle aziende. L’avvocato, insomma, parte favorito se ha titoli in materia e l’Asl non può designare un altro al posto suo soltanto perché il legale non risulta in possesso della certificazione Iso/Iec/27001, che è utilizzata soprattutto nelle imprese e costituisce un mero titolo curriculare. Così la sentenza 287/18, pubblicato dalla prima sezione del Tar Friuli-Venezia Giulia.
- Morì perché non era sul seggiolino Condannati investitore e genitori
Tre i colpevoli, condannati a un anno e quattro mesi per l’incidente nel quale morì una bimba di 16 mesi. La stessa condanna per l’automobilista che travolse l’auto sulla quale viaggiava Aurora, ma anche per i genitori della bimba, che viaggiava sul sedile anteriore in braccio alla mamma, su una Y10 che non doveva circolare perché sottoposta a fermo. Aurora morì la notte tra il 2 e 3 maggio dello scorso anno a Cantù. In Tribunale a Como, i suoi genitori, Manuel, 29 anni e Vanessa Cunio, 27, hanno patteggiato un anno e quattro mesi, la stessa condanna comminata in abbreviato a Fabio Pozzoli, 35 anni, che quella sera era alla guida della sua Skoda con un tasso alcolemico triplo rispetto al consentito.
- Class action più facile, ma non per il passato