Le caratteristiche dei rischi in questione, tuttavia, inducono a non dare per scontato che un mercato assicurativo possa operare nel medio-lungo termine in maniera efficiente e sostenibile.
Un recente report della Geneva Association identifica le condizioni per la sostenibilità di un mercato privato delle coperture contro i rischi cibernetici e approfondisce una di queste, ossia la capacità dell’industria assicurativa di gestire l’accumularsi di rischi spesso profondamente interconnessi (“accumulation risk”).
Nonostante la forte crescita della raccolta premi negli ultimi anni e l’andamento relativamente favorevole degli indicatori tecnici, uno sviluppo sostenibile del mercato assicurativo per i rischi cyber non deve essere dato per scontato.
Il report pubblicato dall’Associazione di Ginevra identifica tre essenziali condizioni affinché sia garantita la sostenibilità di tale mercato:
- in primo luogo, sia i soggetti esposti al rischio sia gli assicuratori devono facilitare la resilienza all’origine del rischio, applicando e incentivando le più appropriate misure di prevenzione e di mitigazione;
- in secondo luogo, le imprese assicuratrici devono essere in grado di ottenere un rendimento accettabile sul capitale impiegato in questo settore di attività. Ciò richiede un’attività di sottoscrizione dei rischi efficiente e rigorosa;
- terzo, il capitale disponibile del settore deve essere sufficiente per far fronte a shock derivanti dall’accumularsi dei rischi e a fornire una compensazione adeguata agli assicurati dopo il verificarsi degli eventi. Nel caso dei rischi cyber, ciò implica la capacità di assorbire il rischio di accumulazione, che è la causa delle maggiori preoccupazioni per gli operatori del settore.
Il report presentato affronta, in particolare, il terzo requisito sopra identificato, ossia la capacità di gestire l’accumulation risk, effettuando una rassegna dei progressi compiuti dal settore assicurativo su questo fronte.
Il report è disponibile sul sito dell’organizzazione.