Nel 2016 sono stati identificati a rischio frode 668.341 sinistri, in aumento rispetto al 2015 di 70.484 unità (+12%), attestando la maggiore efficacia dell’azione svolta dalle imprese.
I sinistri oggetto di specifica istruttoria per profili di possibile fraudolenza sono stati 339.550, con un incremento rispetto all’esercizio precedente superiore al 14%.
I sinistri posti senza seguito per attività antifrode hanno raggiunto le 50.757 unità, con una percentuale in aumento rispetto ai dati 2015 di quasi il 18%.
Tali incrementi trovano conferma nei risparmi per sventate frodi, il cui ammontare ha raggiunto nel 2016 i 250 milioni di euro, in significativa crescita del 15% rispetto all’anno prima. Tale valore rappresenta l’1,9% dei premi nell’anno.
Sviluppo contrario si registra, invece andando ad analizzare i sinistri per i quali è stata presentata denuncia o querela da parte delle imprese: nell’esercizio 2016 per tale fattispecie sono stati enumerati 4.578 casi. Rispetto al 2015, in cui erano stati 6.172, si registra una riduzione del -26%.
Riguardo al 2017, i dati trasmessi nella relazione annuale di cui al Regolamento n. 44/2012 da parte delle imprese, forniscono una prima indicazione sull’andamento delle attività antifrode nell’ultimo anno.
Le UdR assicurate si incrementano su base nazionale del +1,2% (482.071 unità assicurate in più) mentre i sinistri denunciati sono aumentati del +0,5%.
I numeri sui volumi e sull’efficacia dell’attività antifrode propongono invece andamenti differenziati.
I sinistri individuati a rischio di frode sono, infatti, diminuiti rispetto al 2016 (-4,2%) mentre quelli oggetto di specifica istruttoria per profili di possibile fraudolenza sono aumentati (+4,6%) nello stesso periodo di riferimento.
I sinistri posti senza seguito per attività antifrode, invece, registrano una lieve flessione (-0,6%) mentre una altrettanto lieve variazione, ma in aumento, si rileva per i sinistri oggetto di denuncia e/o querela (+0,3%).
Sono dati che si attestano sui volumi raggiunti nel precedente esercizio, dopo anni di continua crescita. Ulteriore conferma di tale andamento proviene anche dall’ammontare complessivo dei risparmi ottenuti dalle sventate frodi nell’esercizio 2017, per un importo di 246,8 milioni di euro (pari al 1,9% sui premi raccolti), diminuito del -1,2% rispetto al 2016.
Fonte: IVASS