In caso di danni da cose in custodia ex art. 2051 c.c., quando il comportamento colposo del danneggiato non è idoneo da solo a interrompere il nesso eziologico tra la causa del danno, costituito dalla cosa in custodia, e il danno, esso può, tuttavia, integrare un concorso colposo ai sensi dell’art. 1227 c.c., comma primo, con la conseguente diminuzione della responsabilità del danneggiante secondo l’incidenza della colpa del danneggiato.
Cassazione civile sez. VI, 12/04/2018 n. 9146