di Gigi Giudice.
Colloquio con l’amministratore delegato Marco Cardinaletti
Ho avuto la ventura di assistere alla ideazione di TUA, la compagnia che è stata autorizzata all’esercizio nel 2003 con l’imprinting di “compagnia dell’innovazione”. Nata per operare avendo alle spalle la solidità del Gruppo Cattolica. Portatrice di tali novità che nel 2004, nell’ambito del convegno internazionale sull’innovazione, organizzato a Parigi dalla prestigiosa rivista francese “L’Argus”, venne indicata fra i “casi” europei dell’anno.
Sembrava una sfida durissima quella di procedere in un mercato ancora legato a schemi operativi tradizionali. TUA è riuscita nel corso degli anni a affermare quella sua peculiarità fino a raggiungere risultati di assoluto rilievo.
Arrivando a celebrare a Roma, all’Hotel Marriott, i suoi quindici anni di vita.
Tutti presenti gli intermediari che hanno collaborato all’affermazione di TUA.
A rendere ancora più solenne l’incontro ha contribuito la presenza di Paolo Bedoni e di Alberto Minali, rispettivamente presidente e amministratore delegato del Gruppo Cattolica.
Di Marco Cardinaletti, amministratore delegato della Compagnia, abbiamo raccolto, nel corso di un colloquio, gli spunti più significativi dell’intervento che ha coronato la due giorni della Convention.
Una compagnia sperimentale
Tua è nata il 4 giugno del 2003, con un Dna fiorito da un’idea del Gruppo Cattolica che insisteva sulla sperimentazione. Sia a livello di sistemi direzionali che di rete di vendita. Un approccio che consentì di avviare alla professione agenziale una serie di talenti che hanno costituito il nucleo iniziale di una rete “in franchising”.
Ciò comportò un ingente impegno – da parte di Tua – nel formare e nell’assistere il network distributivo. Alle spalle c’era la Capogruppo, che supportava e supporta l’impegno di Tua, grazie alla solidità di un gruppo dalla storia ultracentenaria.
TUA ha costruito un suo Dna con l’abitudine a gestire efficacemente l’ingaggio degli intermediari, cui garantire strutture organizzative imperniate sulla prossimità e sulla capacità di rispondere alle diverse esigenze in tempi brevi. La catena di comando della Compagnia è stata impostata in modo da accelerare i processi decisionali interni e esterni.
Da quelle modalità operative hanno potuto e continuano a dare buona prova gli agenti definiti “preferenziali”.
Passaggio a un nuovo modello
Attorno al 2009 ci si rese conto che il modello franchising non avrebbe consentito uno sviluppo apprezzabile. Si decise di aprire al rapporto con agenti plurimandatari, alla ricerca – coincidenza non casuale – di interlocutori agili e dalle risposte rapide quali era in grado di fornire Tua.
Accanto al salto di qualità nello sviluppo commerciale, vennero cambiati radicalmente i criteri tecnico-assuntivi nel ramo auto, così da approfittare – meglio di molti competitori – del ciclo positivo (tra il 2012 e il 2015) del settore.
E’ stata l’apertura al plurimandato a consentire – insieme alle altre iniziative tecnico-strutturali – di pervenire agli attuali risultati. E’ quasi triplicata raccolta premi e i dati di bilancio in costante positività, nonostante la guerra dei prezzi degli ultimi 4 anni e la prevedibile accresciuta numerosità dei sinistri gravi.
La terza fase
Ora Tua sta vivendo una terza fase. Nella quale va proseguito il trend di crescita, puntando a rendere la Compagnia ancora più solida e stabile nel tempo.
La missione è far diventare strutturali i buoni risultati economici.
Perché la Compagnia non risulti schiava degli andamenti ciclici, la dotazione di prodotti più evoluti debbono migliorare l’incidenza delle polizze non auto sul portafoglio complessivo. Mentre le criticità del ramo auto possono essere affrontate e superate con nuovi metodi, approfittando anche della preziosa collaborazione con la Capogruppo.
Collaborazione tanto più necessaria di fronte alla necessità di cogliere l’evoluzione imposta dalle nuove tecnologie. In particolare dalla digitalizzazione, che rischia di mettere fuori mercato chi non si adegua.
Per Tua si tratta di cogliere straordinarie opportunità. Facendo la sintesi dei vantaggi derivanti dal far parte di un grande Gruppo Gruppo dotato di elevata solidità finanziaria che procede con sistemi tecnologici evoluti, proteso nella ricerca e nello sviluppo di nuovi prodotti e di nuovi processi, ma senza dimenticare i vantaggi che derivano dall’essere una Compagnia agile, flessibile, con una catena di comando corta, capace di fornire al network agenziale supporti rapidi e efficaci.
Agilità che si accompagna alla capacità di recepire rapidamente e con elasticità i riscontri provenienti dal mercato.
Opportunità che management, dipendenti e agenti non vorranno sprecare. Dunque l’impegno è collettivo e verrà messo alla prova dal piano industriale del Gruppo Cattolica 2018-2020.
Gli obiettivi per Tua prevedono l’adeguato sviluppo della raccolta premi e la redditività per la Compagnia coniugata alle soddisfazioni economiche per gli agenti che sapranno cogliere le opportunità e impegnarsi a fondo.