GIURISPRUDENZA
Autore: Laura Opilio e Luca Odorizzi
ASSINEWS 298 – maggio 2018
Il tema delle procedure di risoluzione alternativa delle controversie è da tempo all’attenzione degli operatori del mercato assicurativo. La presenza di efficaci sistemi di ADR, in un settore caratterizzato da un elevato livello di conflittualità, può rappresentare una alternativa rapida ed economica al ricorso alla giustizia ordinaria, con ricadute positive sui costi gravanti sulle compagnie e sui consumatori e con significativi effetti deflattivi del carico di lavoro dei tribunali.
La mediazione obbligatoria (introdotta dal legislatore con d.lgs. 28/2010 e poi con D.L. 69/2013) non si è dimostrata, però, uno strumento efficiente e apprezzato per dirimere le controversie assicurative, venendo spesso disertata dalle compagnie. I risultati poco soddisfacenti emergono chiaramente dall’ultimo rapporto statistico sulla mediazione civile: nel 2017 la materia dei contratti assicurativi si è posizionata come ultima in classifica, tra quelle soggette a mediazione obbligatoria, per percentuale di aderenti comparsi (14,4%); inoltre, anche in caso di adesione, i procedimenti definiti con verbale positivo sono stati solamente il 14%.
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