Il tasso di crescita globale del mercato assicurativo/riassicurativo supererà quello dell’economia globale nel 2018 e 2019, con una crescita media annua prevista dei premi del 5,3%, rispetto alla crescita globale del PIL del 4.9%.
Lo sostiene Munich Re nel recente Insurance Market Outlook.
I paesi emergenti continueranno a svolgere un ruolo trainante nella crescita, sebbene saranno anche alcuni paesi altamente industrializzati a contribuire al positivo sviluppo del mercato con una solida crescita.
Il tasso di crescita dei rami danni nei mercati emergenti è atteso in media al 9,5% per il 20118/2019, in particolare in Cina, Medio Oriente, Nord Africa e alcune aree dell’America Latina.
L’assicurazione vita è soggetta a maggiori fluttuazioni rispetto ai rami danni, ma è comunque prevista una crescita media del 5,6%, grazie alla ripresa del mercato americano, che conta attualmente per il 20% del mercato globale e alla Cina (prevista una crescita del 20%).
I mercati sviluppati conosceranno generalmente una moderata crescita delle assicurazioni sulla vita a causa dei bassi tassi di interesse, mentre la maggior parte dei mercati emergenti registrerà una crescita più elevata, in particolare nell’Europa orientale e in America latina.
Entro il 2030, Munich Re si attende un volume di premi globale duplicato, a € 8 trilioni, con circa un terzo dell’incremento dei premi proveniente dalla Cina.
Gli Stati Uniti probabilmente rimarranno il più grande mercato assicurativo del mondo, con una quota di mercato del 24% e la Cina che dovrebbe passare al secondo posto grazie al suo forte tasso di crescita, anche se potrebbe frenare nei prossimi anni dal momento che la penetrazione assicurativa nel paese è già relativamente alta.
Munich Re prevede anche che le innovazioni InsurTech porteranno a un’impennata della crescita dei premi nei mercati emergenti e nei paesi in via di sviluppo, anche se è improbabile che abbiano un impatto significativo sulla crescita dei premi nei paesi industrializzati, dove l’innovazione tecnologica sarà focalizzata principalmente sull’innovazione di prodotto e sull’efficienza della catena di valore.
Munich Re prevede che entro il 2025 FinTech potrebbe generare un PIL aggiuntivo di 3,7 trilioni di dollari nei mercati emergenti, dal momento che i telefoni cellulari facilitano l’accesso ai conti finanziari.
Per lo stesso periodo, Munich Re ha stimato che il PIL nei Paesi a basso reddito come Etiopia, India o Nigeria potrebbe essere incrementato del 10-12% dall’integrazione di FinTech, mentre i paesi a reddito medio come Brasile, Cina o Messico potrebbero beneficiare di circa il 4-5%.