Da sempre i clienti delle private bank hanno un approccio prudente agli investimenti. Ma questo è ancora più vero in una fase come quella attuale in cui regna l’incertezza. Nell’ambito della nuova sicav Lux im Banca Generali prevede un nuovo comparto focalizzato sulle imprese in prima linea nell’utilizzo della Blockchain. Salita alla ribalta grazie alle cryptovalute, la tecnologia della Blockchain ha in realtà molte applicazioni industriali. La «catena di blocchi» ha il forte vantaggio di rendere disponibile un protocollo inattaccabile e assolutamente sicuro per la condivisione di dati tra gli utenti.
Diritti d’autore, spedizioni, settore immobiliare, moda, assicurazioni o alimentare, sono solo alcuni esempi di settori che stanno puntando idee e risorse nell’innovazione della blockchain, per i vantaggi nel controllo dell’intera filiera del valore, e le conseguenti opportunità dall’ottimizzazione del processo produttivo e distributivo che di fatto riesce a disintermediare inefficienze nei vari passaggi. Sottolinea Andrea Ragaini, vicedirettore generale di Banca Generali : «Il concetto di protezione è fondamentale nella nostra consulenza alle famiglie e in questa nuova sicav abbiamo voluto concentrare gestioni all’avanguardia nel controllo del rischio e della volatilità, così da garantire nuove certezze e un ulteriore livello di diversificazione ai nostri clienti». Ragaini aggiunge: «le nuove tecnologie aprono nuovi spiragli di opportunità non solo a livello finanziario, ma soprattutto industriale e rappresentano un’area tematica che sta catalizzando l’attenzione degli investitori, ma per coglierne appieno le potenzialità servono competenze tecniche specifiche».

Da qui la scelta della banca del Leone di affiancarsi a un partner industriale come Reply , leader nella consulenza It e nei servizi digitali, che sta seguendo molto da vicino l’impatto della blockchain nel mondo delle imprese. Il loro team di ingegneri ed esperti lavora al fianco del gestori di Bg fund management Lux indicando le applicazioni all’avanguardia e le società in prima linea in questa direzione. Lo screening delle società passa poi dall’analisi dei fondamentali e delle prospettive finanziarie. «Dal nostro osservatorio vediamo crescere in modo esponenziale gli ambiti di utilizzo della blockchain e il nostro focus strategico per questo nuovo fondo riguarda l’analisi degli attori più promettenti nella sua implementazione», spiega l’executive partner di Reply , Roberto Tognoni.
La strategia del fondo individua un gruppo principale di aziende quotate a grande capitalizzazione, attive nella catena di blocchi digitale, in modo da garantire adeguata liquidità al fondo stesso. Un secondo gruppo selezionato sarà poi composto da small e mid cap che stanno sviluppando processi specifici sulla blockchain, forti magari di brevetti esclusivi. «Di queste società di nicchia, capaci di creare brevetti unici, non ce ne sono molte, 15 o 20 al mondo, che però stanno rivoluzionando interi settori», aggiunge Tognoni. Quando poi la raccolta del fondo avrà raggiunto determinate economie di scala, l’idea è di sviluppare un terzo filone di investimenti che, con una piccola parte percentuale del portafoglio del fondo, punti direttamente su startup di nuova frontiera in questo ambito. Potrà selezionare società in fase di debutto in Borsa o veicoli quotati spac, così come partecipare a eventuali private placement di società caratterizzate da un alto tasso di innovazione tecnologica. (riproduzione riservata)
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