Si sta diffondendo una nuova generazione di attacchi informatici, basati su tecnologie finanziate dagli stati: si tratta di attacchi di larga scala, multi-vettore e in rapida evoluzione. Nonostante ciò, il 77% dei Chief Information Security Officer ha espresso preoccupazione per il fatto che le loro organizzazioni non sono attrezzate per gestire questi attacchi moderni, e la stragrande maggioranza delle infrastrutture di sicurezza risulta essere di gran lunga arretrata.
E’ quanto emerge dal Security Report 2018 di Check Point Software Technologies, società specializzata nella fornitura di soluzioni di cybersecurity a livello globale.
Dalla ricerca emerge che oltre 300 app, presenti in store online sicuri e affidabili, sono infette da malware, mentre le minacce cloud, gli attacchi di cryptomining e le vulnerabilità dei dispositivi IoT aumentano di giorno in giorno.
Check Point ha inoltre intervistato 443 professionisti IT e security in tutto il mondo, riguardo alle sfide che devono affrontare per proteggersi da questi nuovi attacchi, denominati Gen V: dalla survey è emerso “la sicurezza informatica della maggior parte delle organizzazioni è di dieci anni indietro rispetto all’attuale scenario”.
Nessuna azienda pubblica o privata è fuori pericolo: gli ospedali, le amministrazioni comunali e le multinazionali sono tutte a rischio e il 97% di tutte le organizzazioni non è attrezzato per affrontare questi attacchi Gen V.