Nell’ambito della convention che ha confermato Umberto D’Andrea presidente dell’Associazione Agenti Allianz, si è tenuta una tavola rotonda dedicata alla Direttiva Europea 97/2016 (IDD) dal titolo “Nuova distribuzione: quali regole e quali opportunità?”, moderata dal presidente UEA Roberto Conforti, che ha visto la partecipazione di Stella Aiello (ANIA), Claudio Demozzi (SNA), Jean Francois Mossino (BIPAR), Guido Cappa (InLife Advisory), Dario Piana (Gruppo agenti Milano – AAA) e Umberto D’Andrea (AAA).
Tanti i temi discussi dai relatori incalzati dalle domande-intervento di Conforti che attraverso il fil rouge della IDD ha portato i rappresentanti di agenti e compagnie a confrontarsi sui temi chiavi dell’attuale mercato assicurativo: il doppio binario di Autorità Ivass-Consob; il tema della consulenza nelle polizze Vita; la distinzione tra adeguatezza e appropriatezza del prodotto; l’impatto della POG sulle Agenzie; il focus sulla competenza degli intermediari professionali come chiave di volta della Direttiva; il permanere di soggetti che operano extra legem come le Società di Mutuo Soccorso; la querrelle sulla revisione dell’art. 117 del Codice delle Assicurazioni prevista dal Decreto di attuazione della IDD, approvato dal Consiglio dei Ministri in data 8 febbraio 2018.
Di seguito le evidenze più significative emerse dal dibattito.
Conforti: la tutela del consumatore non passa attraverso la produzione di maggiori incartamenti, sovrabbondanza di firme e ulteriori obblighi in capo agli intermediari assicurativi, la sfida da cogliere anche per il tramite della IDD è valorizzare la competenza di chi interpreta con professionalità e senso etico il mestiere di agente, mestiere che si sostanzia non nella “vendita di prodotti” ma nella “offerta di protezione”. La burocratizzazione della nostra attività è il contrario della tutela del consumatore e non ha nulla a che fare con l’adeguatezza, che non significa offrire un prodotto coerente al target di riferimento individuato, ma trovare la soluzione agli effettivi – e non necessariamente espressi – bisogni dell’assicurato. L’adeguatezza si ottiene attraverso una completa intervista al consumatore atta ad individuare i suoi rischi, il loro ciclo di vita e le relative priorità, queste informazioni declinate attraverso la competenza dell’intermediario consentiranno di trovare ai rischi di cui sopra una corretta allocazione ed al consumatore di effettuare una scelta consapevole.
Cappa: la trasposizione “di fatto” della Mifid dai prodotti finanziari alle polizze assicurative avrà impatti notevoli sulle Agenzie e necessiterà di nuovi processi integrati Agenti-Compagnie per: ottemperare all’obbligo di “raccomandazione personalizzata” e far fronte all’analisi di un congruo numero di prodotti per ogni target (per le polizze Vita); per delineare e monitorare il target market; per controllare la rete di subagenti e collaboratori; per presidiare il post vendita; e per garantire il flusso informativo biunivoco e costante tra intermediari e mandanti richiesto dalla POG.
Aiello: la POG può essere un ulteriore balzello burocratico o una grande opportunità. In primis per le Compagnie che al momento della creazione del prodotto dovranno dichiarare per quale target è stato pensato, con quali finalità e per rispondere a quali bisogni, ma anche quale canale distributivo ritengono più adatto alla sua vendita. In seguito per l’intermediario che dovrà monitorare l’aderenza del prodotto al target market, scambiare in continuo informazioni con la Compagnia, ma anche produrre adeguata documentazione sulla propria policy distributiva e sulle metodologie di controllo implementate. Per questo la Commissione Distribuzione di Ania darà vita ad un tavolo tecnico ad hoc Agenti-Compagnie.
Demozzi: SNA si oppone alla modifica dell’art. 117 del Codice delle Assicurazioni introdotta dal D.Lgs. approvato dal Consiglio dei Ministri. Qualora passasse definitivamente, il provvedimento imporrebbe unicamente agli agenti, e ai subagenti che lavorano con gli iscritti in A, di versare i premi incassati direttamente sul conto della mandante. Si tratta palesemente di un ostacolo alla concorrenza e al plurimandato che per altro non risponde ai dettami della IDD che invece ribadisce il principio della separazione patrimoniale. Quello che prevede il Decreto, in un paese come il nostro fatto di mille valli e montagne, semplicemente non è attuabile. Dopo il ricorso al Capo dello stato, se necessario, il Sindacato metterà in campo qualsiasi azione per impedirne la ratifica, fino ad arrivare all’extrema ratio della disobbedienza civile.
Mossino: la IDD pone inequivocabilmente al centro la questione dell’adeguatezza, questa è la vera sfida da cogliere, anche per distinguerci dagli altri canali distributivi. Ma questo tema non è nuovo, basti pensare che in Francia il 66% delle richieste danni agli agenti di assicurazione vertono su questo, sul fatto che l’agente non abbia correttamente analizzato i bisogni del cliente e non abbia manutenuto in modo idoneo il contratto nel tempo. Per questo, proprio gli intermediari hanno creato CGPA, per proteggere la propria professione e per fare prevenzione sui loro rischi specifici. E per questo CGPA in Italia ha creato il Cesia, uno spazio neutrale in cui affrontare in modo trasversale e congiunto i temi chiave dell’intermediazione assicurativa.
Piana: come Presidente di un Gruppo Agenti mi rendo conto della sfida che dovremo sostenere per applicare correttamente la IDD, mi rendo anche conto che il singolo Agente non potrà affrontare da solo questo importante impegno e che lo stesso Gruppo Agenti non potrà contare solamente sulle proprie forze, ma dovrà confrontarsi con la o le Compagnie rappresentate dai suoi associati e cercare le necessarie sinergie.
D’Andrea: il Gruppo Agenti è chiamato a giocare un ruolo cruciale nell’intercettare e orientare i bisogni del cliente e individuarne le priorità. Le parole chiave del futuro sono formazione, informazione e confronto. Noi come AAA metteremo a disposizione degli agenti Allianz un network di consulenti e supporti informatici, legali e organizzati per la corretta implementazione della IDD all’interno delle Agenzie e per contenerne l’impatto economico.
In chiusura, Conforti ha posto ai relatori e alla platea un interrogativo: come è possibile che nel momento in cui entra in vigore una normativa europea che, per tutelare il consumatore, mira ad estendere le medesime regole a tutti i soggetti che a vario titolo afferiscono alla “distribuzione assicurativa”, non si citi chi queste regole continua ad eluderle, ovvero le Società di Mutuo Soccorso e i promotori mutualistici.
Ripercorrendo le evidenze che hanno portato UEA a denunciare l’operato di tali soggetti all’Ivass, al Mise e alla Commissioni parlamentari interessate, Conforti ha raccolto il plauso e l’appoggio esplicito di Demozzi e dello Sna – già attivo su questo fronte – e l’impegno di Mossino ad approfondire il tema all’interno del contesto europeo del Bipar.