A febbraio, i dati rilevati da Assoreti indicano una raccolta netta positiva pari a 3,5 mld di euro con una crescita congiunturale del 41,5%. Dal punto di vista delle singole società il gruppo Fideuram (Fideuram, Intesa Sanpaolo Private Banking e Sanpaolo Invest Sim) si colloca al primo posto nella classifica, con una raccolta di 1,25 mld. poco meno di un terzo del totale dell’industria, di cui 820 mln riferiti al risparmio gestito. Seguono Banca Generali e Finecobank
di Roberta Castellarin
Per le reti di consulenti finanziari il 2018 continua con un trend positivo. A febbraio, i dati rilevati da Assoreti indicano una raccolta netta positiva pari a 3,5 miliardi di euro, con una crescita congiunturale del 41,5%. Le risorse nette del mese confluiscono, in misura sostanzialmente equa, su entrambi i macro comparti di investimento: la raccolta netta sui prodotti del risparmio gestito ammonta a poco meno di 1,8 miliardi di euro, con un aumento del 25,3% rispetto al mese precedente, mentre i volumi realizzati sul comparto amministrato si attestano a 1,7 miliardi di euro, con un incremento mensile del 63,2%.
Dal punto di vista delle singole società il gruppo Fideuram (Fideuram, Intesa Sanpaolo Private Banking e Sanpaolo Invest Sim) si colloca al primo posto nella classifica, con una raccolta di circa 1,25 miliardi (2 miliardi da inizio anno), poco meno di un terzo del totale dell’industria, di cui 820 milioni riferiti al risparmio gestito. Seconda è Banca Generali con 555 milioni (1 miliardo da inizio anno) e terza FinecoBank con 547,6 milioni (962,5 milioni da inizio anno). Seguono Mediolanum con 360 milioni (503 milioni da inizio anno), Allianz Bank con 350,8 milioni (621,9 milioni da inizio anno), il gruppo Azimut con 148 milioni (298,8 milioni da inizio anno), Finanza & Futuro (Deutsche bank ) con 115 milioni (249,11 milioni da inizio anno) e Bnl Bnp Paribas life banker con 113 milioni (203,3 milioni da inizio anno).
La raccolta netta realizzata attraverso la distribuzione diretta di quote di fondi e sicav è positiva per 809 milioni di euro (+18,7%): gli investimenti coinvolgono principalmente le gestioni collettive di diritto estero, con entrate nette complessive per 735 milioni di euro, ma è positivo anche il bilancio dei comparti di diritto italiano, con la prevalenza delle sottoscrizioni per 75 milioni di euro. Nel comparto assicurativo i premi netti versati ammontano a 713 milioni di euro (+57,4%): la crescita arriva esclusivamente dalle unit linked con volumi decuplicati rispetto al primo mese dell’anno, mentre si registra la flessione degli investimenti netti sulle polizze multi-ramo (-13,5%) e sulle polizze vita tradizionali (-3,7%).
Il bilancio mensile delle gestioni patrimoniali individuali in titoli è positivo per 198 milioni di euro ed in crescita del 18,7%: gli investimenti netti sulle gestioni patrimoniali ammontano a 107 milioni (+90,8%), mentre quelli sulle gestioni patrimoniali in fondi risultano pari a 91 milioni di euro (-17,8%). Il contributo mensile delle reti al sistema di fondi aperti, attraverso la distribuzione diretta e indiretta di quote, si attesta, pertanto, su un ammontare di 1,5 miliardi di euro, consentendo il ridimensionamento delle uscite dall’intero sistema fondi (-1,8 miliardi di euro).
Da inizio anno l’apporto delle reti sale, così, a 2,6 miliardi di euro, rappresentando il 47,6% degli investimenti netti complessivi realizzati sulle gestioni collettive aperte (5,5 miliardi di euro). La raccolta netta realizzata sui titoli in regime amministrato è positiva per 660 milioni di euro: gli investimenti si concentrano sui titoli azionari (688 milioni di euro) e sugli strumenti del mercato monetario (299 milioni), mentre gli ordinativi di vendita prevalgono sulle obbligazioni (-264 milioni), sui titoli di Stato (-89 milioni) e sui certificates (52 milioni).
La raccolta di risparmio sotto forma di liquidità è positiva per poco meno di 1,1 miliardi di euro. A fine mese i clienti primi intestatari dei contratti salgono a 4,090 milioni. Il numero di consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede con mandato dalle società rientranti nell’indagine dell’Assoreti, è pari a 22.504 (24.694 per l’intera compagine in base alle stime). Di questi, 22.183 risultano effettivamente operativi.
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