Dalla relazione sulla remunerazione predisposta in vista della prossima assemblea dei soci per l’approvazione dei conti 2017 emerge anche che l’ex direttore generale Minali ha avuto 5,777 mln di euro, tra liquidazione, patto di non concorrenza e bonus
di Paola Valentini
Il ceo di Generali , Philippe Donnet, ha percepito nel 2017 un compenso totale di 3,8 milioni di euro, in aumento rispetto ai 2,95 milioni del 2016. E’ quanto emerge dalla relazione sulla remunerazione predisposta in vista della prossima assemblea dei soci per l’approvazione dei conti 2017.
Dal documento risulta anche che il presidente della compagnia triestina, Gabriele Galateri di Genola, ha avuto 1,107 milioni contro gli 1,063 milioni dell’anno precedente. Mentre all’ex direttore generale, Alberto Minali, sono andati 92 mila euro per un mese di lavoro dal momento che il manager ha occupato la carica fino al 31 gennaio 2017 (dal primo giugno è passato a Cattolica Assicurazioni dove è stato nominato ad).

A Minali sono stati anche corrisposti 2,119 milioni quale severance e 2,158 milioni quale indennità di prevviso, più 500 mila euro per patto di non concorrenza (per sei mesi nei confronti dei principali competitor e per quattro mesi verso gli altri), per un totale di 4,777 milioni, oltre a un bonus short term incentive di un milione.
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