Secondo il ceo di Scor, Denis Kessler, il 2018 segnerà la fine dei venti contrari per la riassicurazione. La pensa così anche l’agenzia di rating Moody’s.
Selon l’agenzia infatti, i riassicuratori beneficeranno non solo dell’aumento delle tariffe nei danni, come si è potuto constatare nei rinnovi di gennaio, ma anche dell’aumento dei tassi di interesse. Secondo Moody’s i tassi a 10 anni dovrebbero salire entro il 2019 al 3,4% (oggi sono al 2,9%) per le obbligazioni americane, 1,33 per le obbligazioni tedesche (oggi allo 0,65%) e 2,08% per quelle britanniche (oggi a 1,5%).
Ci vorrà certo tempo perché questa risalita dei tassi si concretizzi nei rendimenti dagli investimenti delle compagnie, ma gli attori, i cui asset sono di durata inferiore (tra i 3 e i 5 anni) saranno ben posizionati per trarne un immediato vantaggio.
Inoltre, i tassi di interesse più elevati sosterranno un aumento dei prezzi sul mercato delle riassicurazioni danni perché dovrebbero rendere i cat bond e gli altri strumenti finanziari di riassicurazione alternativa (ILS) un po’ meno attraenti, riducendo così l’eccesso di capacità sul mercato.
L’offerta rimane malgrado tutto ancora abbondante, l’aumento dei prezzi sarà limitato e, anche se Moody predice un ritorno di redditività, questa non dovrebbe toccare il livello avuto prima del 2013. In questo contesto, il movimento concentrazione avviato sul mercato della riassicurazione nel 2015 dovrebbe continuare, secondo le stime dell’agenzia, anche se ci sono meno target per potenziali acquisti o fusioni. Il consolidamento permette ai riassicuratori di piccole e medie dimensioni di raggiungere la massa critica necessaria per sviluppare gli investimenti necessari nelle nuove tecnologie (big data, Blockchain, AI), ridurre i costi e soddisfare le esigenze sempre più sofisticate delle cedenti.