di Mauro Romano
Credem ha realizzato nello scorso esercizio un utile netto consolidato di 186,5 milioni di euro, in crescita del 41,4% rispetto al 2016. A fine 2017 il margine di intermediazione si è attestato a 1,148 miliardi di euro (+3,7%), i costi operativi sono stati pari a 719,5 milioni (+0,9%) mentre il rapporto tra costi e ricavi è risultato pari al 62,7%, in riduzione rispetto al 64,4% dell’anno precedente. L’istituto distribuirà per l’esercizio 2017 un dividendo pari a 0,20 euro per azione (+33%). Per quanto riguarda i coefficienti patrimoniali, il Cet1 si è attestato alla fine dello scorso anno al 13,32%, circa 6 punti percentuali sopra il livello minimo assegnato dalla Bce per il 2018 (pari al 7,375%). Il rapporto tra crediti problematici lordi su impieghi lordi è del 5,2% (in linea con la media europea e migliore rispetto all’11,9% delle banche italiane più significative). La raccolta complessiva da clientela è cresciuta del 6,5% a 67 miliardi è (+4,1 miliardi). In aumento anche i prestiti ai clienti (+4,4% a 24,7 miliardi). «Il raggiungimento di questi traguardi», ha spiegato il dg Nazzareno Gregori, «ci suggerisce diproseguire in questo percorso di sviluppo, investendo in tecnologia e sulle persone per soddisfare tutte le esigenze di finanziamento, investimento e protezione della famiglia e dell’impresa». (riproduzione riservata)
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