di Anna Messia
Dopo aver sottoscritto a fine ottobre l’accordo sulla contitolarità dei dati dei clienti, ora gli agenti storici Generali (Ga-Gi) sono al tavolo con la compagnia per definire un nuovo mandato agenziale, che dovrà valere per tutti e cinque i gruppi di agenti. Il riassetto avviato nel 2014, che ha dato vita a Generali Italia mettendo insieme sette marchi, è a regime ma resta ancora qualche questione da affrontare, come appunto il mandato unico. Di tali temi si è discusso martedì 28 alla sesta convention nazionale del gruppo agenti di Generali Italia, tenutasi a Reggio Emilia e che ha visto la partecipazione di oltre 450 professionisti. Da Marco Sesana, amministratore delegato e country manager di Generali Italia, sono arrivate rassicurazioni sul fatto che la rete degli agenti è destinata a restare centrale per il gruppo in Italia. Semplificare non significa disintermediare, ha chiarito Sesana, aggiungendo che «per un cliente che mette nelle mani di una compagnia il proprio futuro e la propria previdenza un sorriso e una stretta di mano sono necessari». Persino Google «vende pubblicità e si serve di una rete agenziale», ha aggiunto, «e se lo fa anche Mountain View, gli intermediari tradizionali possono dormire su due guanciali».
Allo stesso tempo bisogna investire sulla rivoluzione digitale: «Se non ci presentiamo con 100 pagine di carta è meglio», ha aggiunto Sesana. Il presidente del gruppo Agenti Generali, Vincenzo Cirasola, è invece tornato sull’importanza dell’accordo raggiunto con la compagnia per i dati dei clienti. «Un’intesa lungimirante e di portata storica che trasforma l’intermediario da semplice responsabile a contitolare dei dati», ha detto Cirasola sottolineando che al termine del mandato l’agente acquista la piena titolarità dei dati. Ricordando le tappe che hanno portato alla nascita di Generali Italia, Cirasola ha però anche citato i disagi che gli agenti stanno ancora subendo, ricordando che ora c’è da chiudere il tavolo sul mandato unico. La discussione è avviata da oltre un anno e l’obiettivo è arrivare a un accordo entro marzo. «Da definire c’è il nuovo mandato, che dovrà essere uguale per tutti gli agenti di Generali e adattato ai tre modelli attuali, ossia ex Generali , ex Ina ed ex Toro», ha precisato Cirasola,. Gli agenti Generali (Ga-Gi) sono 1.300, ovvero il 57% del totale dei 2.300 agenti di Generali Italia, e bisognerà trovare un accordo che soddisfi tutti. (riproduzione riservata)
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