di Elena dal Maso
UnipolSai ha chiuso i nove mesi con un risultato netto consolidato, considerati gli effetti del piano di ristrutturazione del comparto bancario, di 430 milioni di euro (427 milioni di euro nei primi nove mesi del 2016), sopra le attese. Banca Imi si aspettava 393 milioni, Equita Sim 399 milioni di euro.
La raccolta diretta assicurativa è stata di 7,8 miliardi di euro (9,0 miliardi di euro nei primi nove mesi del 2016, in linea con le attese degli analisti). Danni ai livelli dello scorso anno a 5,1 miliardi di euro (secondo quanto previsto dai broker), Vita a 2,7 miliardi, in decisa contrazione (-31,4%,), superiore comunque alle attese di Banca Imi per 2,631 miliardi e leggermente sotto quelle di Equita per 2,750 miliardi.
Intanto il titolo ha aperto oggi a Piazza Affari in leggero rialzo a 1,886 euro (+0,37%).
Il Combined ratio al netto della riassicurazione si assesta al 97,3% (Banca Imi ed Equita: 97,5%) rispetto al 96% dello stesso periodo 2016, la redditività degli investimenti finanziari al 4,0%, mentre il Solvency ratio individuale al 243% e il Solvency ratio consolidato al 206%. Il loss ratio è salito al 70,3% (68,6% nel 2016) nonostante i maggiori sinistri da eventi atmosferici che hanno pesato per l’1,8%.
Il risultato ante imposte del settore Danni è di 369 milioni di euro, escludendo l’impatto della ristrutturazione del comparto bancario, sarebbe stato di 455 milioni di euro (381 milioni nel 2016).
Nel Vita la raccolta diretta ha subito gli effetti negativi di Popolare Vita (-64,5%), società di bancassicurazione che distribuisce polizze attraverso gli sportelli Banco Bpm . UnipolSai ha realizzato una raccolta diretta pari a 2,029 miliardi di euro (-8,2%), spingendo sui prodotti multiramo e sulle polizze unit linked. Il risultato ante imposte del settore Vita è di 251 milioni di euro, non calcolata la ristrutturazione sarebbe stato di 271 milioni (252 milioni nel 2016).
La redditività lorda del portafoglio degli investimenti finanziari assicurativi è stata del 4% (3,7% nel 2016), di cui il 3,5% relativo a cedole e dividendi, grazie al buon andamento dei listini mondiali.
Il cda ha approvato anche il rinnovo del Programma Euro Medium Term Notes per un totale di 3 miliardi di euro. Questo permetterà “di disporre della necessaria piattaforma documentale per poter valutare l’eventuale opportunità di emettere uno o più prestiti obbligazionari, minimizzando il tempo necessario per cogliere eventuali favorevoli condizioni di mercato che si dovessero presentare di volta in volta”.
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