di Ignazio Rocco di Torrepadula e Sabino Costanza
Da inizio 2018 dovrà essere attuata la Seconda Direttiva sui Servizi di Pagamento (Psd2), una legge della Commissione Ue che richiede agli intermediari finanziari di aprire la loro infrastruttura per i pagamenti e, su esplicita richiesta di ciascun cliente, condividere i dati a loro disposizione con terze parti che potranno utilizzarli per sviluppare servizi di pagamento, e informativi. Open banking, maggiore trasparenza e benefici per mercato e consumatori. Pagare con il proprio cellulare, avere analisi dettagliate dei propri flussi di cassa basate sui dati di conto corrente, ricevere preventivi per finanziamenti in tempo reale: questi i benefici per gli utenti di servizi finanziari. Tutto ciò sarà possibile attraverso servizi di condivisione delle informazioni che renderanno disponibili i dati sui comportamenti finanziari passati di individui o aziende agli operatori a cui questi ultimi vorranno dare accesso. Le aziende quindi potranno in futuro condividere liberamente i dati con tutte le banche o con le nuove aziende fintech per accedere a nuovi servizi oppure ottenere condizioni migliori. L’aumento della concorrenza porterà benefici tangibili in termini di miglioramento del servizio. Credimi, la piattaforma di finanziamento digitale alle imprese che abbiamo fondato assieme a un gruppo di talenti italiani, è stata la prima a integrare nella propria piattaforma un servizio di condivisione e l’analisi dei dati di conto corrente. Siamo convinti della validità della norma introdotta e del suo valore, se applicata così come proposta. I dati che ricaviamo dai conti ci permettono di essere molto più accurati e veloci rispetto ai sistemi tradizionali di condivisione cartacea o scambio di file. Infine, questi dati ci consentiranno presto di rendere disponibili ai clienti analisi semplici ed efficaci che consentiranno di avere una chiara visione sull’andamento del cash flow. Una rivoluzione che toccherà anche altri settori. Vale la pena sottolineare che i servizi finanziari sono l’avanguardia di un cambiamento che è agli inizi e che coinvolgerà tutti gli altri settori dell’economia. Le aziende, in tutti i settori, dovranno sviluppare un framework di condivisione dei dati sotto il cappello della General Data Protection Regulation (Gdpr), un’altra legge dell’Unione Europea che dà agli individui il controllo su tutti i propri dati, concedendogli conseguentemente la possibilità di scegliere se e come terze parti possono utilizzarli, definendo regole e strumenti per proteggere i dati e punire i trasgressori. Attendiamo fiduciosi tutti i cambiamenti che verranno, e tutte le realtà Fintech presenti sul mercato si stanno impegnando a fare il massimo per contribuire a questo cambiamento, migliorando sempre più l’esperienza delle nostre aziende clienti. (riproduzione riservata)
*rispettivamente fondatore e ceo, e co-fondatore e lending officer, Credimi
Fonte: