Il ciclo benigno di sinistrosità dovuto a catastrofi naturali è stato interrotto dalla pesante serie di eventi che ha colpito il termo trimestre 2017: gli uragani Harvey, Irma, Maria, il terremoto in Messico … la fattura continua a crescere e a pesare sul settore assicurativo e riassicurativo.
Secondo le stime di Standard and Poor’s, le catastrofi naturali dovrebbero causare almeno 100 mld $ di danni assicurati nel III trimestre 2017. Una cifra confermata da Scor, che ha previsto circa 95 mld $. E questa somma non tiene conto dei recenti incendi in California, i cui danni assicurati sono stimati da Moody’s in circa 4,6 mld $.
Nonostante le dichiarazioni ufficiali di Scor, che ha sottolineato di essere in grado di assorbire lo shock e che nonostante l’impatto sul III trimestre i fondi propri non sarebbero intaccati, S&P Global Ratings, in una nota pubblicata lo scorso 13 ottobre, stima, che nonostante la solida capitalizzazione dei riassicuratori internazionali, questi catastrofi potrebbero costituire un «capital event». In parole povere avranno un impatto sul capitale dei gruppi riassicurativi mondiali. Secondo gli analisti, uno schock generato da un evento mai visto in 50 anni, potrbbe costare 35,9 mld di dollari ai 20 maggiori riassicuratori.
Non tutti saranno colpiti allo stesso modo. S&P distingue due gruppi di riassicuratori. Per i primi (Alleghany, Arch, Berkshire, Everest Re, Fairfax, Hannover Re, Hiscox, Partner Re, Validus), questi eventi dovrebbero avere un impatto sui risultati ma i fondi propri totali rettificati dovrebbero continuare a rafforzarsi nel 2017. Per gli altri (Aspen, Axis, Lancashire, Lloyd’s, Munich Re, RenRe, Scor, Sirius, Swiss Re e XL Catlin), i fondi proprio rettificati dovrebbero calare nel 2017, ma non il surplus di capitale. Le perdite dovrebbero infatti eccedere gli utili e il budget annuale previsto per le catastrofi.
La forte sinistrosità dovrebbe anche far aumentare i prezzi sul mercato riassicurativo delle catastrofi: S&P prevede un aumento delle tariffe tra lo 0 e il 5% in occasione dei rinnovi di gennaio 2018.