La compagnia aerea low-cost Ryanair ha cancellato oltre 2.000 voli da qui alla fine di ottobre, a causa della grande quantità di ferie accumulate da piloti ed equipaggio che devono essere smaltite entro la fine dell’anno. Sulla pagina Facebook la compagnia spiega di aver mancato gli obiettivi fissati “per le ferie dei nostri piloti e stiamo lavorando duro per smaltirli in tempo”, facendo sapere che nelle prime due settimane di settembre la puntualità dei voli è scesa dal 90 all’80% e che le cancellazioni riguarderanno in tutto meno del 2% dei circa 2500 voli che Ryanair opera ogni giorno, ma permetteranno di riportare la puntualità ai livelli precedenti.
Per l’Italia sono stati cancellati voli in partenza e in arrivo negli aeroporti di Orio al Serio e Roma Fiumicino.
Ryanair ha fatto sapere che sono possibili due opzioni: o la richiesta di rimborso o una modifica del volo cancellato, per un ammontare di circa 20 milioni di euro. Niente da fare invece per le assicurazioni viaggio che non coprono la cancellazione dei voli. Infatti, la maggioranza delle polizze viaggi standard in commercio non prevedono le spese di alloggio e costi associati nel caso in cui la compagnia aerea annulli il volo per motivi simili al caso di Ryanair. Quindi, a meno che la polizza non specifichi il caso dell’annullamento del volo da parte della compagnia aerea “per qualsiasi causa”, l’assicurazione non sarà in grado di risarcire il sottoscrittore.
Sarebbe quindi auspicabile, al momento dell’acquisto di una polizza viaggi, andare oltre le formule standard e pagando qualcosa in più per acquistare una copertura più completa.