Euler Hermes ha recentemente reso noto i dati della sua analisi relativi ai giorni di incasso di un credito (DSO) per le aziende a livello globale. Lo studio, basato su un’attenta analisi dei bilanci di oltre 27.000 aziende quotate in 36 paesi, ha fornito le indicazioni sui trend dei DSO in 20 settori merceologici.
In media, nel 2016 le imprese a livello mondiale hanno atteso 64 giorni prima di ricevere i pagamenti, mentre 1 su 4 ha incassato dopo 88 giorni (2 giorni in meno rispetto al 2015). Una fetta più sfortunata del 9% a livello mondiale ha dovuto attendere mediamente più di 120 giorni. Secondo Euler Hermes, nel 2017 i giorni medi di incasso (DSO) si attesteranno su una media globale di 64 giorni.
Analizzando per paese, i tempi medi di incasso sono più bassi in Nuova Zelanda, Austria, Olanda, Danimarca, USA, Svizzera e Australia (rispettivamente 42, 44, 46, 48, 49, 49 e 50) mentre risultano più elevati in Turchia, Italia, Grecia e Cina (rispettivamente con 80, 85, 88 e 89 giorni). Gli analisti di Euler Hermes ritengono che la situazione in Cina meriti un’attenzione particolare in quanto i suoi tempi medi di 89 giorni nel 2016 hanno raggiunto il picco più alto da nove anni. In Europa Occidentale l’attesa media è cresciuta, anche se lentamente (+1 giorno) fino a 61 giorni. La situazione è migliorata nei paesi del Mediterraneo, dove tipicamente superava la media regionale. Quindi il gap fra i migliori ed i peggiori pagatori sembra restringersi.
In linea generale, i settori industriali a monte come i prodotti chimici, l’edilizia, l’informatica, le comunicazioni e la meccanica riportano livelli di attesa dei pagamenti superiori alla media globale. Le imprese che operano nei settori al dettaglio come l’alimentare, gli elettrodomestici o i trasporti hanno generalmente periodi di pagamento più brevi della media mondiale di 64 giorni.
ITALIA: DSO a 85 giorni nel 2016. Nel 2017 atteso un trend in miglioramento.
In Italia i DSO registrano a fine 2016 un deciso miglioramento attestandosi a 85 giorni rispetto agli 88 giorni del 2015. Il miglioramento è evidente in tutti i settori del manifatturiero sebbene in alcuni si supera ampiamente ancora la soglia dei 110 giorni. Anche nel 2017 il dato è atteso in miglioramento con un trend simile grazie allo scenario economico che volge al meglio per l’Italia. Oltre ai crediti in diminuzione per l’accelerata rotazione degli stessi, il fatturato sta accelerando (+2,7% per i servizi nel secondo trimestre e +0,9% per l’industria nel trimestre fino a maggio) spingendo il Pil ad un probabile +1,4% nel 2017 e +1,1% nel 2018. Si tratta di valori, seppur inferiori rispetto alla media dell’Eurozona, trainati da tutte le componenti della domanda (consumi, investimenti, export).
“Il contesto attuale e i risultati osservati sui giorni di incasso – dichiara Massimo Reale, Direttore Commerciale Euler Hermes Italia – confermano la ripresa trasversale in tutti i comparti dell’economia italiana. Stiamo registrando miglioramenti sensibili in più settori del sistema produttivo nazionale, in particolare la crescita e la solidità di meccanica, macchinari e ingegneria (supportati dagli incentivi dell’industria 4.0), seguiti da automotive ed agro-alimentare, dove al miglioramento della liquidità si unisce finalmente la crescita di fatturati e di profittabilità anche sul mercato interno. Segnali incoraggianti anche dal tessile abbigliamento, da sempre colonna dorsale del manifatturiero di qualità, mentre l’aumento dei prezzi delle materie prime potrebbe portare segnali positivi anche nel settore dell’acciaio. E’ importante evidenziare inoltre che il trend positivo finalmente comprende anche le PMI, quelle cioè che maggiormente hanno pagato negli ultimi anni il costo della crisi, sulle quali occorrerà focalizzarsi nel futuro per fare della crescita un percorso sempre più virtuoso.”