Gli uragani che hanno colpito gli Usa peseranno sugli utili dei riassicuratori, ma le compagnie hanno livelli di capitale sufficiente per gestirne l’impatto.
E’ quanto emerge da una tavola rotonda, organizzata da Standard and Poor’s in occasione del tradizionale Rendez Vous a Monte Carlo.
I danni causati da Harvey e Irma, tuttavia, potrebbero contribuire a cambiare la percezione del rischio e la sua gestione.
Secondo William Hawkins, analista di Keefe Bruyette & Woods, l’impatto di Harvey esaurirà i budget catastrofali di molti dei maggiori riassicuratori nella seconda metà dell’anno, ma nulla più. Hawkins sottolinea che resta molto incerto il livello delle perdite causate da entrambi gli uragani e Irma, a seconda del suo percorso, potrebbe avere un peso maggiore sugli utili del settore. Il tutto potrebbe ripercuotersi sui prezzi dei rinnovi dei contratti.
David Flandro, capo della global analytcs di Jlt Re, si aspetta che le perdite causate dagli uragani contribuiscano a rallentare il calo dei prezzi, che nei rinnovi di giugno è stato maggiore del previsto. Harvey e Irma, inoltre, indurranno il settore della riassicurazione a rivalutare la loro capacità di gestire tramite modelli questi eventi, in considerazione in particolare dell’inusuale percorso del primo uragano. “Eventi come questi ci ricordano che c’è un livello di imprevedibilità nel mercato. Concordo sul fatto che il settore ha il capitale per fare fronte a queste perdite, ma questi eventi potrebbero indurre a cambiare la percezione dei premi di rischio e il comportamento del management. Per alcune compagnie non sarà un anno molto buono e come minimo le perdite tireranno su i prezzi, ma molto dipende dalle prossime 24 ore”, ha concluso l’esperto.
Per Mike Krefta, ceo di Hiscox Re, al momento non vale la pena fare congetture sulle perdite da uragani e soprattutto non va dimenticato che il compito dei riassicuratori è gestire l’incertezza e aiutare i clienti nel momento del bisogno. Inoltre non va dimenticato che ci sono anche opportunità di sviluppo per il settore. “E’ sempre difficile discuterne quando succedono cose orribili con le catastrofi naturali, ma le opportunità per chiudere il ‘gap’ di protezioni si sono. Possiamo aiutare le persone assicurandosi che abbiano le polizze contro le inondazioni o una copertura cyber”, rileva Krefta.