Anbang, colosso cinese delle assicurazioni, si è tuffato a capofitto nel mercato sudcoreano, investendo oltre un miliardo di dollari per aggiudicarsi il controllo di due gruppi assicurativi, una compagnia di asset management e una quota di una banca locale.
Ora questi deal stanno creando problemi. Anbang sta, infatti, cercando di recuperare i soldi sborsati per una delle due compagnie assicurative, dopo che questa ha omesso di rivelare uno scandalo finanziario nel corso della due diligence che ha portato all’acquisizione.
La società cinese ha fatto di tutto per chiudere il deal relativo al polo di asset management Allianz Global Investors Korea e ora i regolatori locali hanno acceso un faro sulla commercializzazione di prodotti assicurativi di Anbang nel Paese.
La questione è stata ulteriormente complicata dall’assenza di Wu Xiaohui, presidente di Anbang, che pare sia stato preso in custodia dagli investigatori per sospetti crimini finanziari. Xiaohui è stato e ha continuato a essere il promotore dell’espansione del gruppo cinese all’estero.
Anbang è entrata in Corea del Sud nel 2015, in vista di un accordo di libero commercio tra il Paese e la Cina.
Fu in quell’anno che il gruppo cinese acquisì il controllo di Tong Yang Life Insurance per un miliardo di dollari (con un premio del 45%) segnando il primo investimento cinese nel settore finanziario sudcoreano. Lo scorso anno aveva anche siglato un accordo per rilevare due società sudocoreane (una di assicurazioni e un asset manager) dalla tedesca Allianz per 3 milioni di dollari.
Le due società si sono mosse per integrarsi con le operazioni in espansione all’estero di Anbang, ricorrendo ad esempio all’expertise della controllata europea Vivat e, nel caso di Tong Yang, prestando 275 milioni a un hotel del gruppo cinese in California.
Lo scorso novembre Anbang ha preso il controllo di una quota di Woori Bank, banca controllata dal governo sudcoreano, quando un gruppo di investitori, tra cui Tong Yang, è entrato nel capitale dell’istituto con il 30%.
In quattro mesi, con Anbang l’ex business coreano di Allianz ha messo a segno una crescita del 190% sul fronte dei ricavi legati ai premi, mentre questo tipo di mercato nel Paese fletteva del 3,4%.