Il danno esistenziale, per poter essere risarcito, deve essere concretamente provato dal lavoratore: quest’ultimo, in particolare, deve dimostrare il complessivo peggioramento della qualità della sua vita, nelle relazioni umane e in famiglia, non essendo sufficiente la mancanza di lavoro a far presumere la sussistenza di tale danno.
Cassazione civile sez. lav., 26/07/2017 n. 18506