Assurant Inc., società specializzata nell’offerta di prodotti e servizi di protezione per la telefonia mobile, ha realizzato una ricerca condotta sul tema del futuro connesso.
“The Connected Future: Navigating Promise and Risk”, la ricerca condotta da Assurant, è il frutto di 5.500 colloqui avvenuti con i consumatori di cinque Paesi europei ovvero: Francia, Germania, Italia, Spagna, Uk. Si è potuta così creare una banca dati di oltre 1,7 milioni di informazioni utili per realizzare una fotografia sullo stato d’animo dei consumatori rispetto al mondo connesso.
Lo scopo del sondaggio è stato, infatti, valutare le percezioni dei consumatori rispetto al rapporto e all’utilizzo del proprio device. I risultati elaborati da Assurant evidenziano come, nonostante i rischi legati al furto d’identità, e ai numerosi episodi di hackeraggio dati, il 70% degli intervistati, in Italia la percentuale sale al 75%, si è detto ottimista verso la tecnologia, ovvero più attratto dai vantaggi che impaurito dagli svantaggi anche se il 43% dei consumatori italiani vede il rischio nel furto di identità e negli attacchi dalla rete.
Passando ai risultati relativi al nostro Paese, gli italiani sono connessi appassionatamente: il 58% dei consumatori possiede una media di cinque prodotti connessi, il 49% di questi viene usato quotidianamente. Gli italiani connessi sono generalmente più soddisfatti della vita, riportando un livello di benessere maggiore dell’11%.
Non tutto è però perfetto: il 17% degli italiani (rispetto a una media europea del 20%) ha dichiarato di essersi trovato con prodotti che non funzionavano come ci si aspettava; il 10% ha riscontrato problemi durante l’installazione e il 24% ha speso troppo per la riparazione.
La ricerca denota anche un certo grado di ansia, da parte degli intervistati di tutta Europa, verso il mondo online. Le maggiori preoccupazioni riguardano il furto d’identità (55%), l’uso improprio dei dati personali raccolti (52%), l’hackeraggio della posta elettronica o dei profili social (50%) e il ricatto digitale e lo spionaggio (43%).
“Il futuro connesso è già presente. Assistiamo alla nascita quotidiana di prodotti connessi i cui utilizzi potranno cambiare la nostra vita” – afferma Marco Prada managing director di Assurant Southern Europe– “Sempre più consumatori utilizzano lo smartphone per gestire in remoto la propria vita digitale. Dobbiamo tener presente quanto sia enorme la quantità di dati personali e sensibili che memorizziamo e che porta a ipotetiche minacce quali l’hacking e il furto dati”.
Lo studio sottolinea come i consumatori connessi hanno il 50% in più probabilità di far fronte ai rischi legati alla tecnologia, proteggendosi con servizi aggiuntivi, quali i piani di protezione dei prodotti, il supporto tecnico dal vivo e le garanzie estese.