Il Centro Studi di Confindustria rivede in netto miglioramento le stime del Pil che a fine anno dovrebbe crescere dell’1,3% (+0,8% la precedente previsione), mentre nel 2018 si dovrebbe registrare un ulteriore miglioramento dell’1,1%.
La correzione, rispetto ai dati di dicembre, è in buona parte dovuta all’innalzamento dei dati Istat, viene spiegato. I consumi delle famiglie, secondo le analisi di Confindustria, aumenteranno dell’1,2% nel 2017 e dell’1,1% nel 2018.
Permane invece critica la situazione sul fronte del lavoro. Nel 2017 e nel 2018 l’occupazione rallenterà allo 0,9 e allo 0,8% (+390 mila ULA – Unità di lavoro equivalenti), dal +1,4% del 2016.
Dopo il +1,3% nel 2016, Confindustria stima che a fronte del parziale allungamento degli orari di lavoro, il numero delle persone occupate crescerà a ritmo più smorzato sia nel 2017 sia nel 2018 (+0,8% in entrambi gli anni).
Alla fine del biennio previsto gli occupati torneranno sopra il livello pre-crisi (+100mila rispetto al picco della primavera 2008, +0,5%). Il minimo era stato toccato nell’autunno 2013 con un calo di un milione di unità.