Uno scenario internazionale ancora fortemente influenzato dall’acuirsi del Rischio Politico ed una prospettiva italiana di rilancio, per recuperare competitività a livello globale: sono queste le evidenze emerse dalla 15sima edizione della Conferenza Rischio Paese di Coface, che si è svolta venerdì a Milano, presso il Vodafone Theatre.
L’appuntamento – momento di analisi e riflessione sull’evoluzione dell’economia mondiale e sui principali fattori che determinano la valutazione del Rischio Paese in oltre 160 Paesi – si è focalizzato sul nuovo equilibrio internazionale caratterizzato da una persistente crisi della politica tradizionale e da un aumento di situazioni conflittuali in alcune delle aree più sensibili del mondo, che hanno contribuito a rendere la definizione del Rischio Paese un fattore ancora più determinante con il quale confrontarsi.
Come ha ricordato Julien Marcilly – Chief Economist di Coface – durante l’apertura dei lavori “il 2017 si può sintetizzare come l’anno del Rischio Politico a livello mondiale. Stiamo, infatti, assistendo ad una ridefinizione dell’equilibrio complessivo, che non nasconde le sue incertezze. L’aumento di situazioni precarie dal punto di vista politico e di una generale condizione di instabilità ed insicurezza – soprattutto in alcune delle zone più sensibili – ha determinato un considerevole aumento dell’indice di Rischio, rendendolo un vero e proprio ago della bilancia da tenere sotto continua stretta osservazione e valutazione”.
Una prospettiva delicata nella quale, tuttavia, possono emergere nuove opportunità ed importanti occasioni di rilancio, come è stato sottolineato nel corso della conversazione con Alberto Bombassei – Presidente di Brembo S.p.A – e poi durante la tavola rotonda, dedicata alle sfide per le imprese italiane nei prossimi 15 anni. Bombassei ha tratto spunto dalla sua esperienza di imprenditore di livello internazionale per evidenziare la continua evoluzione delle caratteristiche intrinseche dei vari mercati, delle esigenze specifiche dei clienti e del quadro macroeconomico e geopolitico: fattori che moltiplicano le sfide ma offrono al contempo interessanti opportunità per le imprese che siano pronte a raccoglierle.
Nel corso della tavola rotonda – moderata da Andrea Cabrini, Direttore di Class CNBC, e animata da Stefania Brancaccio, Vicepresidente di Coelmo Gruppi Elettrogeni, Alfredo De Massis, Ordinario di Economia dell’Università di Bolzano, Alberto Fioravanti, Presidente e Fondatore di Digital Magics, Sandra Mori, Direttore di Valore D e Fabio Peloso, Responsabile Marketing e Vendite PMI di Vodafone Italia – sono stati analizzati gli elementi che accomunano il successo delle grandi eccellenze dell’imprenditoria nazionale: tra gli altri, la maggiore rilevanza del ruolo delle donne in posizioni di leadership e la digitalizzazione, con alcune significative riflessioni sul passaggio generazionale ai vertici aziendali, da parte del professor De Massis .
Il quadro geopolitico futuro lascia intravedere opportunità e rischi – come ha sottolineato Paolo Magri, Vice Presidente e Direttore dell’ISPI, nell’intervento conclusivo della Conferenza – senza nascondere la complessità dello scenario internazionale, le incognite del rischio terroristico e politico e la necessità di risposte coordinate da parte dei paesi leader.