L’ad: l’accordo ci permette di agganciare le imprese, di diversificare l’offerta e di arricchire l’attività consulenziale
di Carlo Cerutti
La divisione assicurativa di Intesa Sanpaolo ha firmato un accordo di collaborazione con Aon, primo gruppo nel mondo per la consulenza dei rischi e delle risorse umane. Nicola Maria Fioravanti, responsabile della divisione assicurativa di Intesa Sanpaolo , spiega gli obiettivi dell’alleanza allargando il campo alle prospettive del business del gruppo.
Domanda. In cosa consiste l’accordo e come contribuisce alla crescita della divisione insurance di Intesa ?
Risposta. L’accordo si inserisce nell’ambito della nostra strategia di crescita nel settore assicurativo Danni: ha l’obiettivo di servire piccole e medie imprese con esigenze assicurative complesse. È formato da due parti: la prima prevede un accordo quadro con divisione insurance nella quale Aon ci supporterà nelle soluzioni assicurative da offrire ai nostri clienti; la seconda riguarda accordi di segnalazione con le nostre divisioni di relazione. Abbiamo iniziato con la Banca dei territori, proseguiremo con la corporate prima e le banche estere poi.
D. Come aiuta nel concreto i vostri clienti questo accordo?
R. Ci permette di ampliare la gamma delle possibili soluzioni anche a una fascia di clientela più ampia, quella delle imprese. Questo significa maggiori ricavi per il nostro gruppo, diversificazione dell’offerta, arricchimento dell’attività consulenziale. Assicurare le aziende significa renderle più solide, più sane e quindi dal punto di vista creditizio, più appetibili.
D. Quali sono stati i driver di crescita maggiori della divisione assicurativa? E su cosa bisogna insistere?
R. Il 2016 è stato un anno eccellente, abbiamo avuto un incremento dei ricavi del 7% rispetto al 2015. Sul ramo Vita abbiamo raggiunto 25 miliardi di raccolta lorda, prevalentemente con prodotti di ramo terzo. Sul versante dei Danni siamo cresciuti del 40%: in due anni abbiamo raddoppiato i premi attraverso una diversificazione di offerta di prodotti. Sull’altro settore per noi strategico, quello della previdenza, le adesioni individuali sono aumentate del 50%: abbiamo raggiunto 85 mila adesioni nel 2016, puntiamo alle 100 mila nel 2017. Vogliamo crescere in tutti i comparti, grazie a una fortissima relazione con i network distributivi, la Banca dei territori ma anche Fideuram. Abbiamo a disposizione 20 mila gestori e 5 mila promotori finanziari che supportano il nostro sforzo di costruzione dei prodotti.
D. I vostri tassi di crescita sono importanti, puntate a fare di più?
R. Siamo leader assoluti in Italia: primi nel settore assicurativo Vita e Danni, più grandi di Generali e Poste. Nel primo la leadership è indiscussa, nel secondo stiamo ancora crescendo. Vogliamo continuare questa strada, il settore è importante anche in vista del nostro piano d’impresa e sarà quindi uno dei motori di crescita del nostro gruppo. (riproduzione riservata)
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