I premi del lavoro diretto italiano nel ramo corpi di veicoli terrestri, raccolti nel 2015 dalle 52 imprese nazionali e rappresentanze di imprese estere con sede legale in uno stato extra SEE che hanno esercitato il ramo, sono stati pari a 2.455 milioni di euro, con un incremento del 2,9% rispetto al 2014.
Il peso dei premi del ramo CVT sul totale dei rami danni è del 7,7%, in aumento di circa
mezzo punto percentuale rispetto al 2014.
I costi di gestione
L’incidenza delle provvigioni di acquisizione e di incasso sui premi, pari a 20,1% (tav. 6), è in aumento di oltre un punto percentuale rispetto al 2014. Resta invece invariata, pari a circa 5 punti percentuali, l’incidenza delle altre spese (di acquisizione e amministrazione). Nel complesso, l’expense ratio risulta in aumento di circa 1 punto percentuale (29,9% nel 2015, 29% nel 2014).
La composizione delle spese di gestione è caratterizzata da un contenuto aumento nell’anno della quota delle provvigioni (67,3% nel 2015, rispetto a 66,5% del 2014); con le altre spese di acquisizione in lieve riduzione (da 16,9% a 16,2%).
Andamento dei sinistri
Nel 2015 sono stati denunciati in Italia 998.642 sinistri con seguito (accaduti nello stesso anno) (rispetto all’anno precedente –3,3%, tav. 7). Tra il 2010 e il 2015, il numero dei sinistri denunciati con seguito si è ridotto (–20,3%).
Per quanto concerne i sinistri denunciati nel 2015, indipendentemente dall’esercizio di
accadimento, non sussistono sostanziali differenze con il numero di quelli accaduti e denunciati nel medesimo esercizio (circa un milione di sinistri).
La velocità di liquidazione dei sinistri
Numero dei sinistri pagati. La velocità di liquidazione del numero dei sinistri ammonta a 87,3% per la generazione di sinistri del 2015 (ossia, sinistri liquidati nel medesimo anno di generazione), in linea rispetto al 2014 (87,2%).
Importi pagati. Per quanto riguarda la velocità di liquidazione degli importi dei sinistri gestiti, per la generazione 2015 è risultato pagato il 79,8% del relativo importo
entro l’anno di accadimento, in lieve incremento rispetto al 79,2% della precedente generazione 2014. Se si guarda invece la velocità di liquidazione entro un anno successivo a quello di generazione, circa il 95% degli importi per i sinistri accaduti nel 2014 risultavano liquidati alla fine del 2015.
Il costo medio dei sinistri
Sinistri denunciati nell’anno di accadimento. Il costo medio dei sinistri risarciti nello stesso anno di accadimento è stato pari a 1.338 euro per il 2015 (1.328 euro per la generazione 2014).
L’ammontare medio stanziato a riserva, in previsione di esborsi futuri, è stato pari a 2.322 euro per la generazione sinistri del 2015, in lieve diminuzione rispetto al 2014 (2.385 euro). Il costo medio complessivo (per il totale dei sinistri pagati e iscritti a riserva) ammonta a 1.463 euro per la generazione 2015, praticamente invariato rispetto al 2014.
Sinistri denunciati nell’esercizio. Se si trascura l’anno di generazione dei sinistri e si guarda alle denunce pervenute nell’anno d’esercizio (ossia dall’anno di accadimento fino al 31.12.2015), si osserva un trend di riduzione dell’ammontare in termini nominali dei valori medi dei risarcimenti e del riservato nell’arco temporale 2010-2015 il costo medio complessivo del 2015 ammonta a 1.465 euro (–9,1% rispetto a 5 anni prima).
Il risultato del conto tecnico
Come per l’anno precedente. il risultato per il 2015 del conto tecnico al netto della
riassicurazione registra un utile, pari a 263 milioni di euro (tav. 9), con
un’incidenza dell’11,0% sui premi di competenza. L’utile è pressoché invariato rispetto al 2014.
Le due maggiori variazioni interne al conto tecnico, di segno opposto, sono imputabili
all’onere per sinistri (1.396 milioni nel 2015), in diminuzione del –4,3%, ed alle spese di gestione (733 milioni nel 2015), in aumento del +5,9%.
Fonte: IVASS