La prima ministra scozzese Nicola Sturgeon ha anticipato che dalla prossima settimana lo Scottish National party avvierà l’iter per un nuovo referendum sull’indipendenza della Scozia.
Secondo Sturgeon lo Scottish National Party dispone di un mandato per indire un secondo referendum, dopo il risultato del referendum sulla Brexit dello scorso giugno, nel quale il 62% degli scozzesi ha votato per rimanere all’interno dell’Unione europea.
Il nuovo referendum per l’indipendenza dovrebbe tenersi tra la fine del 2018 e l’inizio del 2019, quando i dettagli dell’accordo per la Brexit tra Londra e Bruxelles saranno più chiari.
Da Londra Theresa May accusa Nicola Sturgeon di giocare con il futuro del Regno Unito, poiché andare a un secondo referendum significa creare “divisione e grande incertezza”, ha detto la premier britannica alla Bbc. E mentre si discute del futuro del Regno Unito post Brexit e della Scozia indipendente, gli assicuratori inglesi non perdono tempo. Sono infatti almeno 30 le compagnie che per mantenere l’accesso al mercato UE hanno fatto domanda di trasferimento alle autorità irlandesi.
Sylvia Cronin, responsabile della vigilanza assicurativa presso la Central Bank of Ireland, ha detto che dal mese di novembre “abbiamo ricevuto cinque domande di autorizzazione per operare come assicuratore o riassicuratore. Altre cinque società ci hanno informato che chiederanno quanto prima l’autorizzazione, mentre sono 20 le compagnie che hanno preso contatto con noi per informarsi sulle diverse procedure necessarie per iniziare a operare”.