Generali Deutschland deve affrontare una serie di cause con ex-dipendenti in pensione, che chiedono l’adeguamento, come previsto dalla legge e concordato con l’azienda, degli ammontari.
Secondo quanto riporta l’Handelsblatt, i versamenti dal fondo pensione aziendale non sono stati adeguati dal 2015: mancano in buona parte, secondo quanto sostenuto in Tribunale dagli ex-dipendenti che hanno fatto ricorso alle vie legali, gli adeguamenti del 2,1% previsti per legge per il 2015 e del 4,25% per il 2016.
Per entrambi gli esercizi Generali Deutschland avrebbe versato soltanto un +0,5%, giustificando la decisione con lo scenario finanziario difficile dovuto ai bassi tassi di interesse. Questa “eccezione alle regole” sarebbe però stata comunicata ai diretti interessati con una lettera a firma del cda e del consiglio di sorveglianza.
I risparmi hanno colpito circa 5.500 pensionati del Gruppo, di cui molti ex-dipendenti di Volksfuersorge, acquisita nel 1988 da Aachener und Muenchener Versicherung, poi fusa con Generali nel 2009.
I tribunali tedeschi hanno sentenziato su 150 cause e la grande maggioranza delle sentenze è risultata a sfavore di Generali. Solo quattro casi sono stati respinti.
“Cda e consiglio di sorveglianza ritengono che sia giustificato chiedere un contributo agli ex-dipendenti come sostegno e garanzia per il futuro dell’ex datore di lavoro”, dice un portavoce di Generali Deutschland al quotidiano, ma il Tribunale di Amburgo, chiamato a decidere su alcuni ricorsi, ha richiamato i 2 miliardi di utili registrati dalla compagnia nel 2015. I ricorsi sono già 1.800 e le cause 650.