Munich Re ha chiuso il 2016 con un utile netto a 2,6 miliardi, in calo del 16,6%, anche se il target è stato centrato (superare i 2,3 miliardi).
Il calo dei profitti in calo è dovuto per lo più all’aumento dei risarcimenti per catastrofi naturali e al calo dei proventi da investimenti, ma il gruppo riassicurativo tedesco ha comunque deciso di aumentare il dividendo dagli 8,25 euro dell’anno scorso a 8,6 euro.
In particolare i costi da catastrofe sono stati cospicui nell’ultimo trimestre, con fatture da € 232 mln per l’uragano Matthew e € 251 mln per il terremoto in Nuova Zelanda. Su base annuale i costi da catastrofe sono più bassi di quanto atteso ma ciò nonostante sifgnifcativamente più alti del 2015.
I premi lordi sono calati nel 2016 a €48.9 mld da 50.4 mld di un anno prima.
Il comparto riassicurativo ha contribuito per € 2.5 mld al risultato consolidato (in calo rispetto ai 3.3 mld). Il risultato operativo è passato da 2,8 a 1,3 mld € mentre i premi da 28,2 a 27,8 mld €.
La compagnia ha visto l’utile netto del 4° trimestre calare da 731 milioni a 500 milioni.
“Siamo soddisfatti dei risultati del 2016 – ha commentato il cfo Joerg Schneider – grazie alla nostra forte posizione di mercato, la prossimità al cliente e un’efficace gestiuone degli investimenti, siamo stati ampiamente in grado di contrastare gli effetti dei bassi tassi di interesse e dell’intensa competizione nei mercati delle riassicurazioni”.