Ania ha pubblicato i dati relativi all’andamento del premio medio per la copertura R.C. auto per i contratti che sono giunti a rinnovo nel mese di dicembre 2016.
L’indagine ha riguardato oltre al totale dei premi per il ramo R.C. auto, anche quelli relativi alle tre principali tipologie di veicoli (autovetture, motocicli e ciclomotori). I premi analizzati non includono le imposte e il contributo al Servizio Sanitario Nazionale.
A dicembre 2016 sono stati rilevati oltre 2,6 milioni di contratti per un incasso premi pari a oltre 1 miliardo di euro. Il 76,1% dei contratti ha riguardato il settore della autovetture, il 3,8% quello dei motocicli e l’1,3% quello dei ciclomotori.
La rilevazione considera le sole polizze che giungono al rinnovo nei portafogli delle imprese, di cui si conosce il premio pagato nell’annualità precedente. Si escludono quindi i nuovi contratti assunti nel mese che, almeno in parte, si riferiscono ad assicurati che cambiano compagnia per ottenere un premio più vantaggioso e che sperimentano quindi una riduzione in media più elevata di quella che si può ottenere non cambiando impresa.
Il premio che viene fornito dalle imprese, inoltre, non tiene conto di variazioni contrattuali o di eventuali ulteriori sconti rispetto all’anno passato che gli assicurati ottengono al momento dell’effettivo pagamento del premio. Per tale ragione le variazioni medie di premio riportate nella tabella seguente sono verosimilmente inferiori a quelle che effettivamente si rilevano per tutti gli assicurati.
Per il totale dei contratti, il premio medio delle polizze rinnovate prima delle tasse è diminuito, tra dicembre 2015 e dicembre 2016, da 409 a 389 euro; il calo è stato pari a 20 euro in valore assoluto e a ‐4,9% in valore percentuale.
In particolare, le autovetture, i motocicli e i ciclomotori registrano a dicembre 2016 una diminuzione del premio medio in linea con la media del totale dei veicoli: rispetto a dicembre 2015 la riduzione è stata del ‐4,8% per le autovetture, del ‐4,9% per i motocicli e del ‐4,7% per i ciclomotori.
I premi medi totali risentono in corso d’anno di un mix diverso nella tipologia di rischi assicurati (ad esempio nei mesi estivi il numero dei motoveicoli assicurati è maggiore) e per tale ragione i valore osservati per il totale dei settori non sono direttamente confrontabili se non a parità di mese osservato.
Anche al fine di depurare questo effetto distagionalità nel corso dell’anno (a causa del diverso mix di tipologia di veicoli che nei vari mesi arriva a scadenza) è stato calcolato il valore del premio medio di tutto l’anno 2016, come media dei quattro mesi oggetto dirilevazione; tale valore è stato confrontato con quello analogo degli anni precedenti.
Continua nel 2016, anche se in misura inferiore rispetto agli anni precedenti, la flessione dei premi medi R.C. auto avviatasi già dalla fine del 2012.
Per il totale dei veicoli il premio medio dell’anno ha registrato il seguente andamento:
- in valore assoluto si è passati dai 456 euro pagati in media nel 2012 a 367 euro nel 2016. In quattro anni il premio medio si è ridotto di 89 euro; le riduzioni (rispetto all’anno precedente) sono state le seguenti: ‐19 euro a nel 2013, ‐26 euro nel 2014, ‐25 euro nel 2015 e ‐19 euro nel 2016;
- in termini percentuali il premio medio si è ridotto del 20% dal 2012 al 2016, con un tasso di riduzione che mostra un lieve rallentamento nell’ultimo anno: ‐4,2% nel 2013, ‐6,0% nel 2014, ‐6,1% nel 2015 e ‐4,9% nel 2016;
- Se si confronta la rilevazione puntuale del mese di dicembre 2012 con quella del dicembre 2016, il premio medio è sceso di 107 euro in valore assoluto (da 496 euro a 389 euro) e di quasi il 22% in termini percentuali.
Al fine di stimare l’effetto complessivo sulla spesa degli assicurati, si è tenuto conto che le imposte (15,6%) e il contributo al Servizio Sanitario Nazionale (10,5%) pesano nel 2016 mediamente per il 26,1% del premio prima delle tasse,sostanzialmente in linea con il 2015.
Dal 2015 al 2016 il premio medio della copertura dopo le tasse è sceso quindi da circa 486 a 462 euro. La diminuzione è stata pari a circa 24 euro a veicolo; tenuto conto che i contratti di assicurazione rc auto sono circa 40 milioni, questo calo determinerebbe, qualora si applicasse all’intero portafoglio, una riduzione dei premi pagati (inclusivi delle imposte) di quasi 1 miliardi di euro.
I risultati dell’analisi vengono confermati anche dalla rilevazione che mensilmente viene effettuata dall’ISTAT (tavola 2). I dati dell’Istituto infatti segnalano che, a partire da settembre 2013 l’indice dei prezzi relativi alle coperture rc auto è stato sempre in calo. A dicembre 2016 la variazione tendenziale dell’indice a 12 mesi era pari allo 0,8%, mentre nella media dell’anno 2016 l’indice è rimasto invariato rispetto al 2015.
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