L’autorità di supervisione prudenziale della Banca d’Inghilterra ha lanciato un campanello d’allarme: l’attuale approccio alla materia del cyber risk dovrà essere rafforzata in futuro dagli assicuratori britannici.
Basandosi su uno studio realizzato a ottobre 2015 e a giugno 2016 l’Authority si preoccupa in particolare della gestione attuale dei cyber risk silenziosi: le perdite potentiali conseguenti ad un attacco di questo tipo sono suscettibili di aumentare in futuro e coinvolgere particolarmente gli specialisti dell’assicurazione marittima, aviazione e del trasporto.
Per la Banca centrale, le compagnie devono assolutamente essere in grado di controllare, gestire, ma anche ridurre il rischio di attacchi silenziosi. Dovranno avere una chiara strategia in materia di cyber risk, cosa che ora non avrebbero secondo la Banca centrale.
La banca ha anche rilevato la mancanza di risorse interne dedicate alla conoscenza dei cyber risk. Le ragioni di questo, secondo l’Authority sono due: da una parte uno sviluppo debole delle prime offerte in materia e, dall’altra, la mancanza di personale qualificato su questi temi tecnici. Lacune che gli assicuratori sono invitati a colmare al più presto.
Le raccomandazioni della banca sono sottoposte a consultazione fino al 14 febbraio 2017.}