Esclusa se il sanitario segue le linee guida
di Pasquale Quaranta
Riduzione al ricorso alla medicina difensiva e aumento delle tutele per i liberi professionisti dell’area sanitaria. Addio, infatti, alla colpa grave nel caso in cui il professionista si attenga alle linee guida. Queste le principali novità contenute nel ddl sulla responsabilità professionale in campo sanitario che, ieri, ha ottenuto il via libera del senato, in seconda lettura. Il testo passerà ora al vaglio della camera per ottenere conferma definitiva. Nel dettaglio, il ddl chiarisce il concetto di sicurezza delle cure in sanità stabilendo che alle attività di prevenzione del rischio, messe in atto dalle aziende sanitarie pubbliche, è tenuto a concorrere tutto il personale, compresi i liberi professionisti che vi operino in regime di convenzione con il Ssn. Chiamate, in causa, poi anche le regioni che potranno affidare all’ufficio del difensore civico la funzione di garante per il diritto alla salute e disciplinarne la struttura organizzativa e il supporto tecnico. Il testo, inoltre, prevede che entro tre mesi dalla sua approvazione, sia istituito l’Osservatorio nazionale delle buone pratiche che avrà come compito quello di acquisire dai Centri per la gestione del rischio sanitario i dati regionali relativi ai rischi ed eventi avversi, le relative cause e l’onere finanziario dei contenziosi. Con l’ausilio delle società scientifiche e delle associazioni tecnico-scientifiche delle professioni sanitarie, poi, verranno individuate delle linee guida per la prevenzione e la gestione del rischio sanitario, il monitoraggio delle buone pratiche per la sicurezza delle cure, la formazione e l’aggiornamento del personale esercente le professioni sanitarie. Le prestazioni sanitarie erogate dalle strutture pubbliche e private saranno, inoltre, soggette all’obbligo di trasparenza mentre verranno aumentate le tutele per i professionisti sanitari poiché è eliminata la colpa grave nel caso in cui rispetteranno le raccomandazioni previste dalle linee guida. Sarà, poi, obbligatoria l’assicurazione per tutte le strutture pubbliche e private, verrà istituito un fondo di garanzia a favore del soggetto danneggiato da responsabilità sanitaria e sarà previsto un rafforzamento dell’istituto della conciliazione. Infine, l’azione di rivalsa nei confronti dell’esercente la professione sanitaria potrà essere esercitata solo in caso di dolo o colpa grave mentre vi sarà la possibilità per il danneggiato di agire in maniera diretta nei confronti della società di assicurazione.
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